LIBRO I.
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l’eloquenza. Perchè altrimenti si devono ordinare
le case di città da quelle, nelle quali si raccolgo¬
no i frutti dei rusticali poderi: altrimenti quelle
dei trafficanti da quelle dei delicati ed oziosi:
ma pei dominatori, i pensieri dei quali sono in¬
tenti al governo della repubblica, si disporranno
per lor proprio uso : finalmente secondo l'essere
delle persone devono farsi le convenienti distribu¬
zioni degli edifizj.
CAPO III.
Delle parti dell' architettura nelle distribuzioni
dei pubblici e privati edifizj.
31. Le parti dell' architettura sono tre: l'e
dificazione (1), la gnomonica (2) e la meccani¬
(1) Degli edifizj si tratta nei primi otto libri.
(2) Gnomonica, di cui si parlerà nel libro IX, è quella
scienza che insegna a riconoscere l'ora del giorno dalla lun¬
ghezza dell'ombra di uno stilo eretto sopra una data super¬
ficie, la quale a tal uso delineata prende il nome di orolo¬
gio solare. Era questa, secondo Gellio, nel numero di quel¬
le scienze che gli antichi chiamavano matematiche, cioé di¬
scipline; e difatti, dice il Santini, nessuna parte delle mate
matiche applicate è stata con tanto calore coltivata quan¬
to la gnomonica, per cui abbiamo molti trattati teorici e pra¬
tici sulla costruzione degli orologi solari.
L’arte di dividere il tempo è una conseguenza dei biso¬
gni sociali; quindi la sua origine si può stabilire fino dai tem¬
pi più antichi. Che gli Egizj abbiano avuto quadranti solari
viene con forti argomenti provato dal Francoeur nella sua
Uranografia, benchè Diogene Laerzio ne attribuisca l'inven¬
zione ad Anassimandro, e Plinio ad Anassimene di Mileto.
Lo Stratico vuole che generalmente l'antica gnomonica
corrispondesse all'arte di misurare i campi; lo che ora si