Full text: [Lib. I] (1)

CAPO II. 
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la fronte e dei lati che si scostano, e la corri¬ 
spondenza di tutte le linee al centro del com¬ 
passo. 
24. Tutte queste cose nascono dalla medita¬ 
modello del fabbricato sarébbe vano dar in disegno la pian¬ 
ta e l'alzato, che in esso pure si comprenderebbero. E che 
ciò sia vero ne fa prova la stessa descrizione vitruviana di 
queste tre parti dell' edifizio indicando l' icnografia delinea¬ 
ta geometricamente con la sesta e la regola, l' ortografia qua¬ 
si dipinta ad immagine della fronte dell'edifizio da erigersi, e la 
scenografia ombreggiata in guisa che più di un lato si possa 
rilevare e ch'è appunto l'effetto della teoria delle ombre. A ra¬ 
gione quindi il Galiani da questo passo desume che l'arte 
della prospettiva non era ignota agli antichi. — La Tav. 5. 
presenta la prospettiva del tempio di Teseo quale ce la die¬ 
de lo Stuart nelle sue antichità d'Atene, e ch' è uno dei 
più bei monumenti e dei meglio conservati dell' antica ma¬ 
gnificenza di questa città. Corrisponde a quello indicato da 
Plutarco e da Pausania come situato presso al ginnasio di 
Tolommeo, di cui vi esistono ancora considerabili avanzi, e 
può riguardarsi siccome monumento del tempo di Pericle. 
E costruito di marmo pentelico; il suo ordine è dorico, e 
forma un perittero, per cui nel Lib. III. di Vitruvio si ri¬ 
porterà la sua icnografia, siccome esémpio di questa specie 
di tempj. Oggi si è cangiato in una chiesa cristiana dedicata 
a s. Giorgio. La lunghezza della cella è di 75. piedi, e la 
sua larghezza di piedi 26: il portico è lungo 123. piedi. Gli 
ornati delle metope rappresentano azioni gloriose di Ercole e 
di Teseo. 
Il Perrault poi vuole render ragione del leggere che fan¬ 
no taluni sciagrafia in luogo di scenografia con dire che 
servé a rappresentare delineate quelle parti oscure dell'edi¬ 
fizio che non cadono sotto gli occhi; il che corrispondereb¬ 
be a quello che dicesi spaccato. Ma ben leggendo Vitruvio 
si vede, che egli effettivamente intese parlar della prospetti¬ 
va. Lo spaccato però è indispensabile nella formazione di 
un progetto, affinchè si possa all' atto pratico distinguere l'os¬ 
satura dell' edifizio, e la disposizione dei principali sostegni, 
tanto necessaria alla reale solidità. — Lo spaccato pertanto 
rappresenta l'interno della fabbrica nella supposizione che 
venga questa tagliata da un piano verticale, e parallelo alla 
facciata o ad uno dei lati. Un esempio lo abbiamo nella Tay. 
10, che appartiene alla suddetta torre dei venti.
	        
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