Full text: [Lib. I] (1)

CAPO I. 
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per poter coi comentarj scritti ridurre la memo¬ 
ria più ferma: in appresso il disegno (1) per rap¬ 
presentare più facilmente con lineati modelli l'im¬ 
magine dell opera che vuol mandare ad effetto. 
La geometria poi (2) è di molto sussidio all' ar¬ 
„mente ed il cuore, dee necessariamente aver idee confuse, 
„ un pensare incerto, fiacco e non abbastanza capace di quel¬ 
„ le vive emozioni, sorgenti dei fortunati slanci dell'umano 
„intelletto, che tanto accrescono di nobiltà al carattere del¬ 
„ l'artista creatore; il quale cessa però di meritare un tal 
„nome, ove non sia abile a sentire con tutta quella forza 
„e delicatezza, ch’è necessaria per imprimere alle proprie 
„cose il carattere loro dovuto, e l'impronta dell'originalità". 
Si volle riportare questi pochi periodi per dar un saggio del¬ 
la filosofia, che guida il lodato autore nel suo nuovo corso 
d'architettura. 
(1) Disegno è l'arte d'imitare colle linee, le forme e i 
contorni degli oggetti. Si deve ponderare quanta diversità 
passi tra l'esattezza di un disegno e quella di un edifizio, 
per cui non tutte le parti di questo possono geometrica¬ 
mente descriversi, nè gli oggetti ottici essere sottoposti a re¬ 
gole costanti; ma al variar delle proporzioni, ove gli uni e 
gli altri membri si debbono collocare, varieranno le loro for¬ 
me, affinchè allo spettatore compariscano sempre le stesse. 
Quindi questo studio si farà specialmente sui monumenti, 
affinchè, esaminando le parti da presso, e poscia al punto 
conveniente di veduta, si riconosca tal verità. 
(2) Non è l'uso della regola e del compasso il solo pro¬ 
fitto che trae l'ingegnere dalla geometria. La rettitudine nel 
ragionare, l'esattezza nello stabilire le proporzioni, la facilità 
di compartire le aje nel miglior modo possibile sono effetto 
della geometria. E per questa pure si conoscono le tante pro¬ 
prietà delle linee, delle superficie e dei solidi, feconde di uti¬ 
lissime applicazioni, particolarmente alle scienze meccaniche. 
Alla geometria riducevansi tutte le matematiche degli an¬ 
tichi, i quali d'altronde giunsero a mirabili discoprimenti; 
ma i vantaggi portati negli ultimi tempi dal calcolo sublime 
furono causa dei rapidi progressi nell'architettura idraulica, 
nella meccanica analitica, nell'astronomia, nella prospettiva, 
nella topografia, nella navigazione, nelle operazioni geodeti- 
che e nella infinità delle macchine.
	        
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