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Perciocche avvi non piccola differenza tra il rimi¬
rare un' oggetto sotto l'occhio, e il doverio vede¬
re posto in alto ; non appare il medesimo veduto
in luogo chiuso; e tutt' altro comparisce in luogo
aperto. Ed in questo l' Architetto gran dono vi
abbia alla perfine per conoscere che si abbia à
fare ; imperciocche non sembra che ogni apparen-
za d'un oggetto possa essere vera, ma per il piu
delle volte ne resta l'intelletto ingannato ; in quel¬
la guisa appunto che nelle scene dipinte ci par
di vedere la tondezza delle colonne, i modiglioni
che dimostransi avere aggetto, e le finte statue
aver risalto, eppure siam certi che quella tavola
è liscia, e piana. I remi similmente delle navi,
ancorche diritti entrino sott' acqua, appajono tal¬
volta all' occhio ripiegati, e mirandosi fuori alla
superficie dell'acqua, si mostrano quali sono, cioe
diritti. La ragione per cui eglino debbano messi
sott' acqua apparire ripiegati si è, perche i raggi
della visione, che partono dall' occhio, e dall' aria
passando all'acqua, cioe ad un' altro mezzo, che
per natura è più denso di essa, ripiegansi; onde ri-
mandansi le immagini de remi alla superficie dell
acqua, che vanno secondo il piegare d'essi raggi
O che il veder nostro secondo i varj sistemi de
fisici si faccia per i simulacri che da'corpi si tra¬
mandano, oppure per via de' raggi visuali che
dall'occhio si spandono, o che in una manie ra ciò
avvenga o nell' altra, sempre sarà vero, che agli
occhi si presentano immagini non vere, ma sol¬