Full text: Tomo II (2)

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per la città, e non vi saranno monti pel mezzo 
cosi alti, che ne la impediscano, egli bisogna far¬ 
vi sustruzioni di fabbrica al suo livello, siccome 
già innanzi si era detto degli acquedotti per ca¬ 
nali; e se non sarà lungo il giro, si conduca 
l'acqua obliquamente intorno a'lati d'un monte. 
Che se poi vi avesse una lunga e continuata val¬ 
lata, si drizzerà il corso pel pendio di questa, e 
giunto che si sarà al fondo vi si farà una sustru- 
zione, ma non già cosi alta, affinche il ilvello si 
distenda in lunghezza per quanto più si possa. 
Questo tratto di cammino chiamasi ventre, ed i 
Greci lo dicono chilian. Quando poi siasi arriva¬ 
to all' altro pendio opposto della vallata, comecche 
quivi l' acqua empia lentamente le canne di piom¬ 
bo, atteso la lunga tratta del ventre, ella pure si 
spingerà verso la cima dell' altura. Ma se non si 
facesse nélle vallate codesto ventre, ne la sustru¬ 
zione per darle il livello, ma vi si lasciasse pie¬ 
gato in angolo, codesto urto farebbe crepare le 
canne di piombo, e sciorre le saldature. Oltre di 
questo nel ventre si hanno a fare gli sfiatatoj, 
per i quali venga ad isfogare la violenza dell'aria 
interna delle canne. Cosi quelli che condottano 
l' acqua con canne di piombo, eglino potranno 
commodissimamente, con codeste regole compire le 
calate, e i giri obliqui, e i ventri, e le salite 
Parimente regola sia, che qualora si avrà la li¬ 
vellazione dalla sorgente del fonte alla città, non 
sarà miga disvantaggioso il farvi ad ogni quattro
	        
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