Full text: Tomo II (2)

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que per ogni verso di sua larghezza, (1) e pro¬ 
fondità, ec presso al tramontare del sole vi si met¬ 
ta dentro un vase di rame, o di piombo, od un 
bacino, come si ctroverà egli alla mano, e tutto 
unto d'olio al di dentro vi si accommodi a rove¬ 
scio, e coprasi la fossa per di sopra con sanne, o 
rami fronduti, e si coprano con della terra. Il 
giorno appresso si scuopra, che se vi appariranno 
nel vase delle gocciole di acqua, e la bagnatura; 
égli in codesto luogo vi si troverà l'acqua. Pari¬ 
mente, se in codesta fossa vi si porrà un vase di 
creta non cotta, ed al medesimo modo sia rico¬ 
perta, se codesto vase si troverà, o bagnato, od 
anche disfatto dall'umido, vi sarà pure in questo 
tal luogo l'acqua. E se un vello di lana si ripon¬ 
ga in codesta fossa, e nel giorno seguente se ne 
spremesse acqua; sará egli segno esservi in questo 
luogo vena d'iacqua. Anche di più, se una lucer¬ 
na che sia apparecchiata piena d'olio, ed accesa 
situata in questo luogo, e ricoperta; e non si tro¬ 
(1) Non parmi di ammendare col Filandio, lecus latus 
pedes tres, altus ne minut pedes quinque , ove leggesi lecus 
satus ne minus pedes quinque; ma solo vi aggiungerei locus 
latus, & altus 3c. ovvero che Vitruvio ne lasciasse la pro- 
fondità alla discrezione di chi volesse intraprendere codest' 
espérimento, ed intanto ne assegna la larghezza perche rie- 
sca commoda a farvelo. Vedi poi alla voce Seaphinm il 
Diz? Vitr.
	        
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