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que per ogni verso di sua larghezza, (1) e pro¬
fondità, ec presso al tramontare del sole vi si met¬
ta dentro un vase di rame, o di piombo, od un
bacino, come si ctroverà egli alla mano, e tutto
unto d'olio al di dentro vi si accommodi a rove¬
scio, e coprasi la fossa per di sopra con sanne, o
rami fronduti, e si coprano con della terra. Il
giorno appresso si scuopra, che se vi appariranno
nel vase delle gocciole di acqua, e la bagnatura;
égli in codesto luogo vi si troverà l'acqua. Pari¬
mente, se in codesta fossa vi si porrà un vase di
creta non cotta, ed al medesimo modo sia rico¬
perta, se codesto vase si troverà, o bagnato, od
anche disfatto dall'umido, vi sarà pure in questo
tal luogo l'acqua. E se un vello di lana si ripon¬
ga in codesta fossa, e nel giorno seguente se ne
spremesse acqua; sará egli segno esservi in questo
luogo vena d'iacqua. Anche di più, se una lucer¬
na che sia apparecchiata piena d'olio, ed accesa
situata in questo luogo, e ricoperta; e non si tro¬
(1) Non parmi di ammendare col Filandio, lecus latus
pedes tres, altus ne minut pedes quinque , ove leggesi lecus
satus ne minus pedes quinque; ma solo vi aggiungerei locus
latus, & altus 3c. ovvero che Vitruvio ne lasciasse la pro-
fondità alla discrezione di chi volesse intraprendere codest'
espérimento, ed intanto ne assegna la larghezza perche rie-
sca commoda a farvelo. Vedi poi alla voce Seaphinm il
Diz? Vitr.