Full text: Tomo II (2)

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aria, come sono i peristilj, e le essedre, (1) ed 
altri somiglianti luoghi, ove il sole, e la luna 
giunge a farvi penetrare il lume, o i raggi, ove 
la parete venga da essi ferita, egli si altera, e 
smarritasi la vivezza del colore, diventa negric¬ 
cio. Quindi è avvenuto, che molti, e tra questi 
lo scriba Faberio avendo voluto possedere sull' Aven¬ 
tino una casa adorna con grazia, fece tingere di 
minio tutte le pareti del peristilio, le quali in 
capo di trenta giorni diventarono di un colore 
rozzo, e pezzato. Sicche egli fece tosto il cotti¬ 
mo per tingerle con altri colori 
Ma se alcuno fosse stato di questi piû avve¬ 
duto, e che avesse voluto far mantenere alla tir¬ 
ta del cinabro il suo colore ; quando la parete fos¬ 
se colorita ed asciutta, vi doveva con un pennel¬ 
lo darvi sopra una mano di cera punica liquefat- 
ta al fuoco, e stemperata con un pochetto d'olio, 
Indi empito un braciere di carboni accesi, vadasi 
riscaldando ben bene quella cera, e la parete iu¬ 
sième, riducendola presso che a gocciolare; ma 
codesta operazione vi si faccia egualmente in ogni 
dove. Dipoi con una candela, e con un lenzuolo 
netto la si freghi, in quella guisa appunto come 
si da il liscio alle statue nude di marmo. Questa 
(1) Su di cedeste essedre aperte veg, 
voasene il Diz. Vit. 
alla voce Exesra
	        
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