l'ombra dello gnomone prima di mezzo giorno ca¬
da in B, e dal centro A aperte le seste alla di¬
stanza E, dove termina l'ombra, si formi un cer¬
chio. Ripongasi lo gnomone al luogo suo, e si
aspetti che l'ombra di esso si scemi, e che di
nuovo ricresca l'ombra dopo mezzo giorno, e giun-
ga ad essere eguale a quella della mattina, toc¬
cando cioe la circonferenza nel punto segnato col¬
la lettera C; ponendo le seste ne' punti B, e C
si descrivano due curve, che s'intersecano in D.
Dipoi nel punto d'intersecazione D, e pel centro
si tiri una linea fino alle estremità contrassegnaté
colle lettere E, ed F. Questa linea sará la meri¬
diana, che mostra il mezzo giorno, e la tramon¬
tana. Indi si prenda colle seste la decima sesta
parte di tutta la circonferenza, e fatto centro in
E, ove la meridiana tocca la circonferenza, que¬
sta si segni alla destra ed alla sinistra, ove sono
le lettere G, ed H; parimente dal punto F si
trasporti a destra, e a sinistra, e sieno segnate le
lettere I, e K. Da G a K, e da H ad I si tiri¬
no linee che passino pel centro. Cosi lo spazio
GH sarà del vento austro, e dalla parte di mez¬
la livellazione. Alta fine del IX. la duplicazione del qua¬
drato, e la regola per le scale; e finalmente alla fine del X,
la maniera di formare la chiocciola per derivare l' acqua.
Queste figure ve l'ho supplite, e quelle che non sono in
questa opera, sono nel Dizionario Vitruviano, qui citato