Full text: Tomo I (1)

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La Disposizione (1) poi è una propria situa¬ 
zione delle cose, ed un' elegante effetto dell' opera 
negli accordi, per cagion della qualitâ. Le spezie 
della Disposizione, le quali in greco si chiamano 
idee, sono la Pianta, l'Alzato, e la Sezione. La 
Pianta contiene in poco l'uso delle seste, e della 
riga, secondo la quale si formano nel piano delle 
aree le figure delle Piante. L'Alzato poi é l'aspet¬ 
to della facciata come va innalzata, ed un disegno 
in piccolo colorito, colle misure corrispondenti all' 
opera futura. La Sezione è un abozzo della fron¬ 
in profilo, e de' fianchi che ritiransi, ed una cor- 
rispondenza di tutte le linee all' apertura delle se¬ 
ste. (2) Tutte e tre queste nascono dal ritrova¬ 
mento, e dall' invenzione. Il ritrovamento è un 
penisiero pieno di diligenza d'arte, e vigilanza, 
col piacere, che si ha della riuscita dell' opera 
proposta. L'invenzione poi è la soluzione de pro¬ 
blemi oscuri, rendendosene la ragione della cosa 
nuova scoperta da una virtù docile. (3) Codesti 
sono i limiti della Disposizione 
(1) Veggasi il Diz. Vitr. alla voce Dispositio 
(a) Veggasene quanto se n'è dichiarato nel Dizionarie 
Vitruviano alla voce Sciegrasia, e Scenograsia. Veggansi qui le 
agure recate (Tav. T. N. 2.) le quali spiegano quanto si 
eral detto; cioè A la pianta, B l'alzato, C la sezione 
(3) Nel Testo si esprime vigore mobili reperta, ed una 
somigliante espressione si ha altrove; (l. 5. 7.) non sit 
viduatus ingenis mobili. Non e paruto a me di dover espri-
	        
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