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fu l'ultima cosa fatta dal nostro Sulpizio, Sareb¬
be egli stato un parapetto (1) al disopra del cor¬
nicione ultimo, sotto cui eravi il lunato portico?
Un parapetto, un ballatojo, che servisse di sicu¬
rezza ai velarj, a coloro, che doveano andare nel¬
la sommita dell'edifizio a fermar con funi nelle
antenne di legno il velario, che difendeva gli
Spettatori, e gli Attori dai raggi solari ? Veniva
esso a corohare l'Edificio in giro circumcludebat,
mi rimétto al vostro giudizio.
Rapporto poi la gradinata; scrive Vitruvio
cosi, et ad summuin ita est gubernandum, ut li¬
nea cum ad imum gradum, et ad summum exten¬
ta fuerit omnia cacumina gradum, angulosque
tangat ; ita vox non impediatur (Lib. v. Cap. Hr.
Ma come ciò, se i corridorj, le precinzioni da
capo, in mezzo, e da piedi della gradinata esi¬
stono? Sempre son questi, e più alti, e più lar¬
ghi de'gradi. Dunque la corda dovrà toccare gli
angoli delle precinzioni, mai quelli de'gradi, i
quali rimangon più bassi tra le stesse precinzioni.
Non mi sono incontrato in alcun Commentatore di
(1) Leon-Battista Alberti (l. 8. 7.) grande ossetva-
tore degli edifizj antichi, forse avrà veduto in migliore
stato questo Teatro; ed egli parimente vuolé che sopra il
sornicione di codeste colonne vi giri un'ala di muro alta
pel seste di tatta codesta chiusura