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CAPO I.
Del foro
Greci disegnano il foro quadrato con doppj, ed
assai ampi porticati, e gli adornano di spesse co¬
lonne, ed intavolati di piêtre, o di marmi, e al
di sopra vi formano de' passeggj su' palchi. Ma nel¬
le città d'Italia non è da tenersi la medesima via;
poiche per costuma antica introdottavi da' nostri
maggiori, si sogliono dare nel foro gli spettacoli
de' gladiatori. Per questo motivo fa di necessità di¬
stribuirvi intorno intercolonnj assai larghi per i
luoghi da dove si veggano i giuochi, e sotto i
portici intorno intorno situare gli uffizj de' banchie¬
ri, e negli assiti di sopra debbonsi alluogare le
logge, (1) le quali utilmente serviranno pe' biso¬
gni, e per le pubbliche prestanze. Le grandezze
poi del foro deon farsi proporzionate alla popola¬
zione, acciocche non ne sia ristretta la capacité
per riguardo al bisogno ; oppure, che per la man¬
canza della gente sembri il foro deserto. La lar¬
ghezza bensi va determinata in questa guisa; cioè,
che divisa la sua lunghezza in parti tre, ella ne
abbia due, e cosi riuscirá bislunga la formazione
e commoda la disposizione per la natura degli
spettacoli
(1) Vedi il Diz. Vstr. alla voce Moeniana