181
che sta posto sopra ambedue gli stipiti ; e gli ag¬
getti da destra, e da sinistra si debbon fare sic¬
come i margini lo richieggono, (1) e le cimase
dipoi si congiungono colla loro ugnatura
Se la porta avrà ad essere gionica, l'altezza
della luce si trovérà nella medesima maniera, co¬
me si era fatta nella dorica; ma la larghezza si
determinerà dividendo codesta altezza in parti due
e mezzo, e di una parte e mezzo si faccia la lar¬
ghezza da basso; (2) il ristringimento vi si farà
al di sopra come si era fatto nelle doriche. La
larghezza dello stipite sia in fronte la decimaquar¬
ta parte dell' altezza della luce ; la cimasa il sesto
della sua larghezza; quello che resta dalla cimasa
in fuori dividasi in dodici parti, di queste tre se
ne formi la prima fascia col tondino, e quattro
sieno per la seconda, e cinque per la terza, e
codeste fasce insiem coi tondini vi girino attorno.
Il soprapporto si determinerà somigliantemente a
quello della porta dorica. Le cartelle, ossieno men¬
sole vengano intagliate da destra, e da sinistra, e
vi sieno attaccate dinanzi, terminando al livello di
sotto dell’ architrave, eccetto le foglie che vi han¬
no. Elleno saranno di fronte grosse per una delle
tre parti dello stipite, e nella parte inferiore es¬
(1) Vedi il Diz. Vitr, alla voce Crepidines
2) Della proporzione di codesta porta se ne vegg¬
quanto se ne dice nel Diz. Vitr. alla voce Ostium