Full text: Tomo I (1)

F79 
fezza del tempio dal pavimento sino al sofitto (1) 
in parti tre e mezzo, e dandone due parti all'al¬ 
tezza della luce della porta. Codesta altezza sud- 
dividasi in parti dodici, e di queste cinque e mez¬ 
20 se ne diano alla larghezza della luce, ma da 
basso; sopra vadasi restringendo con questa rego¬ 
la. Se l'altezza della luce sarà da piedi sediciein 
sotto, per la terza parte dello stipite ; se da se¬ 
dici piedi a venticinque, il di sopra della luce ri¬ 
stringasi per la quarta parte dello stipite . Se da 
venticinque a trenta, la sommità si ristringa per 
l'ottava parte dello stipite. Le altre porte, cha 
M 2. 
(1) Ma di quali lacunarj deesi credere che parlisz que 
da Vitruvio? Se di quelli dell' antitempio, saremo sempre 
nella difficoltà, ed oscurità somia della potta dorica, per 
rispetto alla sua cornice, per aver l'obbligo di terminarla 
al livello della sommità de capitelli delle colonne, e di ri- 
mirarvi un gocciolatore, che /non a tutti va a verse; se 
poi egli intenda de laeunarj della cella, parmi che si 
possa rendere buon conto di codesta porta, come qai si 
può rimirare, nella sezione del tempio. (Tuv. IX. N. 1.) 
La porta è certamente parte della cella, onde dee propor- 
zionarsi a quel luogo di cui è parte. Usando qui Vitravio la 
voce aedis, ella, come innanzi si diceva (Cap. WV. nota 2. p. 174. 
è sinonima di cella; onde da lacunarj della medesiia e non 
già da quelli dell'antitempio è da piglrare la regola per 
determinare l'altezza della porta
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer