midio, (1) e Gn. Cornelio all'ammanimento delle
baliste, e degli scorpioni, ed al riattamento delle
altre macchine belliche, e ne ricevei egualmente
che essi il soldo, il quale cosi come l' ebbi da
principio me l'hai confermato a titolo di gratifi¬
cazione, a riguardo di tua sorella, (2) che a te
mi raccomandò. Ed essendo io per quel benefizio
assai tenuto, poiche per tutto il tempo di mia vi¬
ta non avrò timore di verun disagio, mi posi a
scrivère queste cose per te. E perche avvertii,
che avevi incominciato ad edificare di molto, e
che seguitavi pure a fabbricare, e che saresti per
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Messala sotto Tiberio. Che Cn. Cornelio poi fosse quelle,
che ebbe la dignità di Augure nell' imperio di Augusto; op-
pure quel Cornelio Cinna, che sotto il medesimo Impera-
tore fu Consolo insiem con Valerio Messala Voluso. Exer-
eit. Vitr. Jo. Poleni pag. 160.)
(2) Leggesi comunemente Minidio, alrri leggono Nu-
misio, e Numidico. Si è qui scelra la lettura del Fabrizio,
In una iscrizione dell' Ercolano si ha 1. ANNIVS. L. r.
HAMMIANVR. RVFVS. IIVIR. QVINQ. THEAtrum, erchestram
P. NYMISIVS. ARChiTECtUS. Marcello Venuti che vi sezisse
su di questa, congetturò, essere codesto Numisio il qui no-
minato da Vitruvio, leggendosi in alcuna edizione/ anche
Numisio
(2) Augusto ebbe due sorelle per nome Ottavia, l'una
figlia di Ancaria, che fu la maggiore, e l'altra minore fi=
glia d'Azzia. La maggiore fu quella che raccomandò Vitru-
vio, siccome la più ben' affetta del fratello (Exercit. Vitr. Jo.
Foleni pag. 159. e S.)