Full text: Tomo I (1)

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fetti, o le buone dispesizioni, acciò queste cose 
sieno palesi a coloro, che le cose vanno esaminando 
CAPO XI. 
Dell' abete di qua, e di la dall' Apennino 
monte Apennino mette le prime radici nel mar 
Tirreno, e si prolunga verso l'alpi da una parte 
e i confini della Toscana dall' altra, ed il giogo 
di questo monte rotandosi tocca circa il mezzo di 
sua curva le spiagge del mare Adriatico, e giun¬ 
ge contorcendosi fino al mare di sotto. La sua 
curvatura interiore dunque, la quale guarda la To¬ 
scana, e la Campania, è amenissima; perciocche è 
continuamente battuta dal sole ; la parte poi di la 
che pende verso il mare di sopra, e soggetta all' 
aspetto settentrionale, ed è ripiena di luoghi om¬ 
brosi, e di lunghi opachi boschi. Quindi gli albe¬ 
ri che nascono da quella parte, nutriti dal conti¬ 
nuo umido, non solo crescono a smisurata ampiez- 
za, ma le loro vene anche riempiendosi di sover¬ 
chio umido si gonfiano, e saziansi d'acqua. Onde 
quando sono tagliati e puliti, perduta la vegeta¬ 
zione naturale, e seccati, perdono la consistenza 
delle fibre, e diventano per la porosità deboli, e 
spossati, e non possono perciò nemmeno aver du¬ 
rata negli edifizj. Ma quelli poi che nascono in luo¬ 
ghi che guardano al corso del sole, non essendo 
cosi porosi, seccatisi s'induriscono; poiche il sole
	        
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