Full text: Vitruvius: I Dieci Libri Dell' Architettvra Di M. Vitrvvio

OTTMVO 
Aquanti modi si conduchino le acque. 
343 
Cap. V11. 
Tre modi si conduce l'acqua, prima con 
riui per canali fatti, dipoi con trombe di 
piombo, ouero con canne di terra; o cre¬ 
 
 
ta. Se noi useremo i canali, necessario è fa 
re la muratura sodissima, & il letto del riuo habbia il 
suo liuello alto niente manco di mezo piede in cento, 
Manch, 
& queste murature siano fatte a uolte, accioche il Sole 
non tocchi l'acqua, la quale poi che sarà condotta alla 
 
 
città, facciasi un castello, o conserua dell'acque, al 
 
quale congiunte siano per trarne l'acque tre bocche, 
& nel castello siano tre canne equalmente partite con¬ 
giunte a quelle pile, o gorne, accioche quando l'ac- 
que traboccheranno da gli estremi ricettaculi ridondi¬ 
M 
no in quello di mezo, & cosi nel mezo si poneranno le 
MLELENLIE 
canne in tutte le pile con le loro bocche, dall'altra fi 
manderanno alli bagni, accioche diano la entrata sua 
al popolo ogni tanti anni, & finalmente dalla terra nel 
le case de priuati cosi, che non manchi nel publico, 
percioche non potrannò riuoltarle altroue, quando da 
n 
i loro capi haueranno i proprij condutti, & queste son 
le cause, per le quali io ho fatto questa diuisione, cioè 
perche quelli, che priuatamente tireranno le acque 
nelle suè case difendano i condotti dell'acque per mezo 
de i publicani col pagarli le rendite. Ma se tra la città, 
& il capo della fonte saranno di mezo le montagne a 
questo modo si deue liuellare: Cauinsi sotto terra i luo 
ghi doue hanno a passare le acque, & siano liuellate alla 
cima, secondo che di sopra s'è scritto: & se iui sarà to¬ 
fo, o sasso taglisi nel suo propio canale, ma se il suolo 
sarà di terra, ouero arenoso, facciansi le bande con i 
suoi uolti ne i luoghi cauati: & cosi sia l'acqua condot¬ 
ta, & i pozzi siano talmente fatti, che stiano tra due 
Atti. Ma se con le canne di piombo l'acqua sarà con- 
 
o 
dotta, prima farai al capo di essa un castello, o conser¬ 
ua d'acqua, dapoi secondo la quantità dell'acqua farai 
 
le lame delle canne, & queste siano poste dal primo ca¬ 
stello a quello, che è presso la città, nè siano le canne 
fuse piu lunghe dix. piedi. queste lamette se faranno di 
cento dita per larghezza prima, che siano ritendate sia 
ciascuna di peso di libre mille dugento: & se saranno di 
ottanta dita, di nouecento sessanta: se di cinquanta, sia 
no di seicento libre; se di quaranta, siano di quattro¬ 
cento ottanta; se di trenta, siano di trecento sessanta: 
se di uenti, fiano di dugento quaranta; se di quindici, siano di cento sessanta; se di dieci 
siano di cento uenti: se di otto, siano di nouantasei; se di cinque siano di sessanta, perche 
dal
	        
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