LIBR
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terra, & però lungamente star non puo, ma in poco tempo diuenta fredda, imperoche se
di natura sua calda fusse, il suo calore non si raffredderebbe; ma con tutto non se le rende
però, nè il colore, nè il sapore, nè l'odore di prima, perche egli è gia per la sua rarita in¬
tento, & mescolato.
Pitr. in questo luogo è chiaro, & dice molte belle cose, & specialmente parlando del fume
det to Nigir, che hoggi si chiama il fiume di Senega, che per Affica ua uerso ponente nel' ocea¬
no, il quale fa gli stessi effetti, che fa il Nilo, cresce, & produce gli animali, che sopra il Nilo
si uedono. Narra la generatione delle pioggie, & con essempi lo dimostra, & parla della gene
ratione delle fonti, et de i fiumi. noi per diletto porremo qui sotto i uersi tratti delle nostre meteore.
Chiunque niega chè l ualor celeste
Formar non possa la mondana cera,
Certo sua mente d'ignoranza ueste,
Et se l mio dir salda ragion auera
Spero mostrar, ch'il lume, & l'influenza,
Elmouimento han qui lor forza uera.
Quindo chel Sol da noi fa sua partenza
Ouer ritorna ad albergar col segno,
In cui comincia a mostrar sua potenza:
Chi non conosce al uariar del segno
Delle cose uolubili, & non uede
Come faccia il terren hor uotò, hor pregno?
Quand'a mostrar sua bella faccia riede
Non è si arsiccio, & arido cespuglio
Che non rinuerdi, & non ne faccia fede
Ma quando poi piu bolle il caldo Giuglio,
ogni sement al maturar s'appresta
Per far maggior ogni nostro pecuglio
D'indi trahendo la dorata cresta,
Lasciand'i nostri per contrari alberghi,
Gia la morte dell'anno è manifesta.
Ne sol par, ch'alla uita in alto s'erghi,
O per morir si pieghi ogni germoglio
S'auien che l Sol'o quiui, o altrou alberghi
Ma quand anchor sopr il celeste soglio
Alcun pianeta i dritti raggi uibra,
Chabbia uirtù contraria a fredddo scoglio:
Non equalmente i primi corpi libra,
Ma i due piu lieui raddoppiando moue
Con diseguale, & stemperata libra.
Ma Saturno, & Mercur:o fan lor proue
Coutrarie a quelle, & stando sopra noi
Fan che la terra, & l'acqua si rinoue
Perche fredd è lor forza, & fredde poi
Sono le qualitati indi cadute
Per gli humidi, & gelati influssi suoi
Non che nel ciel, ch'è padre di salute,
Ardor, o gelo sia, come qui basso,
Ma perche tal è sua forza, & uirtute.
Ne dietro però dei uolger'il passo,
Se dico gli elementi esser maggiori
Perche nè in questo uerità trapasso.
che se del fuoco accresceno gli ardori
In una parte, poi nell'altra sono
Proportionatament ancho minori
t quest è di natura un largo dono,
Che quant iui ripiglia, qui ripone,
E in cio concorda quell'eterno suono
Ma noi seguend'il uer della ragione
Gia cominciata, altronde piglieremo
Da far pin forte nostra oppenione
Vedesi adunque dal ualor supremo
Del Ciel tirarsi in giro il fuoco, & l'onda
Elcorpo, ch'è tra questo, & quell estremo.
Il calor grand allhor molto piu abbonda,
Quando la Luna nella parte opposta
Al Sol dimostra la sua faccia tonda.
L'antichissimo spirto, che s'accosta
Alla ruota maggior, ferma laterra,
Che non riuolge nè lato, nè costa,
Et quel pianeta, ch'è sopra la guerra,
(Odi cagion di nuoua merauiglia,
Tra i primi corpi l'agguaglianza serra
Appresso anchor la nobile famiglia,
I metalli, le pietre, & l'altre cose
Come propie ricchexze in guarda piglia.
Ne si puon dire le uirtuti ascose
Negli animai, nell'acque, & nelle piante,
Ch'a merauiglia son merauigliose.
Lasciamo dunque a dietro il mondo errante,
Et seguitiam'a dir, cio che da humore
Si fa qua giu con apparenze tante.
Surge da terra l'humido uapore
Tratto dal Sol' alla men calda stanza,
Ea poco a poco prende piu uigore.
E in questo spatio fa gran rauranza
Tanto