LIBRO
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segni soprascritti, allhora in quel luogo si deue cauare il pozzo: & se egli si trouerà il capo
dell'acqua, anche piu pozzi d'intorno si deono cauare, & tutti per una caua in un luogo
stesso si deono condurre. Argomenti del sito, & forma del luogo.
Et queste cose ne i monti, nelle regioni Settentrionali specialmente si deono cercare¬
perciò che in quelli, & piu dolci, & piu sane, & piu copiose sono le acque: imperoche so¬
no riuolte dal corso del Sole; & però in tai luoghi gli alberi sono spessi, & le selue, & i
monti hanno l'ombre loro ostanti, che i raggi del Sole a terra diritti, non uenghino, nè
possino asciugare gli humori. Gli spatij anche de i monti riceuono le pioggie, & per la
spessezza delle selue iui le neui dall'ombre de gli alberi, & de i monti lungamente si conser¬
uano, dapoi liquefatte colano per le uene della terra, & cosi peruengono alle intime ra¬
dici deli monti, da i quali erompeno gli scorrenti corsi de i fonti. Al contrario ne i luo¬
ghi campestri, & piani, hauer non si possono le copie dell'acque, & se pure sono, al meno
mal sane si trouano, per lo uehemente impeto del Sole, perche niuna ombra gli osta, bo¬
gliendo asciuga l'humore de i campi, & se iui sono acque apparenti, di quelle la sottilis¬
sima parte dalla sottile salubrità l'aere rimouendo, & leuando porta nello impeto del
cielo, & quelle, che dure sono, & grauissime, & insuaui, quelle (dico) lasciate sono ne i
fonti campestri.
Non sempre la natura con larghi fiumi, con spesse fonti, o con aperti inditij ci dimostra l'ab¬
bondanza dell'acque, ma spesso tra le uiscere della terra, come sangue nelle uene, raccoglie l'ac¬
que, & per luoghi ascosi, le conduce: però uolendo noi con industria ritrouare quello, che la na¬
tura ci tiene ascoso, à quello prouede Vitr. nel presente luogo, & ci insegna di ritrouare gli indi¬
tij, quando la natura non ce li mostrasse, & a cauare i pozzi, ne i quali è d'auuertire, che non si
troua l'acqua, se prima non si ua tanto sotto, che ci stia il letto del fiume sopra, & oltra di questo
ci uuole industria per fuggir il pericolo, che il terreno non cada, o che la esalatione non ci offenda,
perche bene spesso dal terreno cauato escono alcuni uenenosi, & pestiferi uapori, come ben sanno
quelli, che cauano le minere, a i quali in questo caso si deue dimandar consiglio, & Vitru. con que¬
sto ci conchiude il trattamento dell'inuentione dell'acque, & Plinio, & Palladio, & molti altri
se ne hanno seruito à punto di questo libro.
Dellacque delle pioggie.
Cap. 11.
Qui tratta della natura dellacque, & prima delle piouane, & poi dellaltre.
Dunque l'acqua dalle pioggie raccolta è migliore & piu sana: imperoche pri¬
ma da uapori piu sottili, & leggieri da tutte le fonti si sceglie, dapoi per la com
motione dello aere colandosi, & disfacendosi per le tempestati uerso la terra
discende. Oltra che non cosi spesso ne i piani pioue, come ne i monti, & al¬
le sommitâ, perche gli humori la mattina dal nascimento del Sole commossi, usciti dalla
terra, in qualunque parte del cielo, che piegano, sospingono lo aere, dapoi quando agita¬
ti sono, accioche non si dia luogo, che uoto sia, tirano dopo se l'onde dello aere, lequali
con prestezza, & forza gli uanno dictro. In quel mezo lo aere precipitoso scacciando
l'humore, che gli sta dinanzi in ogni luogo, fa che i soffi, gli impeti, & l'onde anche de i
uenti creschino grandemente; per il che poi gli humori da i uenti sospinti, & insieme ri¬
stretti per tutto portati sono, & dalle fonti de i fiumi, dalle paludi, & dal mare, quando
sono dal caldo del Sole toccati, si cauano, & a questo modo le nubi da terra si leuano, que¬
ste rinforzate con lo aere, che si muoue, & ondeggia, quando peruengono a i luoghi alti, &
rileuati,