Full text: Vitruvius: I Dieci Libri Dell' Architettvra Di M. Vitrvvio

PRIMO. 
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scer nostro comprende i successi delle future cose; niuno uso si troua nell Architettura, se forse noi 
non uogliamo cercare alcune qualità secrete de luoghi, le coguitioni delle quali non si possono 
riferire ad altro che à gli ordini, & influssi de ipianeti, dal che molti si mettono a fare le natiuita, 
& le riuolutioni delli princip ij della edificatione delle città. ma non è lecito perlamore, che si por 
ta all Architettura esser curiosi di tante cognitioni, che non meno dubie, che inutili, salua la pace 
di chi altrimenti crede, eßer ueggiamo. però quiui sia fine alla indottione fatta da Vitr. per di¬ 
mostrare che tanta diuersità di cognitioni sia neceßaria allo Architetto. & però conchiude in que 
sto modo, dicendo. 
Essendo adunque cosi degna disciplina ornata, & copiosa di tante, & cosi uarie dottri¬ 
ne, io non penso, che alcuno di subito possa ragioneuolmente far professione, & chia¬ 
marsi Architetto, se con questi gradi di scienze a poco a poco salendo fin da i teneri anni no 
drito della cognitione di uarie sorti di lettere non peruenirà al colmo dell'Architettura¬ 
Quanto uero sia, che lodar non si deue cosa alcuna prima, che egli non si ha dimostrato quello 
che è, chiaramente si uede per le cose dichiarate fin hora: percioche niuno haurebbe potuto de¬ 
gnamente lodare l'Architettura senza la cognitione della forza, & natura sua, & delle proprie¬ 
tà che le conuengono; & se scioccamente egli posto s'haueße à lodarla; prima non lhaurebbe sa¬ 
puto fare, poi non gli sarebbestato creduto; & finalmente constretto a renderne ragionem, fuggito 
sarebbe, ouero a se steßo haueria contradetto; & in questo caso di pari con gli ignoranti restate 
sarebbe. Ma prouamo noi se con ragione potemo lodare l'Architettura: Si ueramente, & prima 
quanto alla cognitione, poi quanto alle operationi; perche nel conoscimento, & nel giudicio ella 
puo eßere con la sapienza, & con la prudenza paragonata, & per le operationi tra le arti. come 
Heroica uirtu & regina chiaramente riluce. Mirabil cosa è il potere a commun beneficio rau¬ 
nare gli huomini roxi, & quelli ridurre al culto, & alla disciplina sicuri, & tranquilli nelle cit¬ 
ta, & nelle fortezze, & poi con maggior uiolenza fatta alla natura, tagliar le rupi, forare i monti, 
empir le ualli, asciugar le paludi, fabricar le naui, drixzare i fiumi, munire in porti, gettari ponti, & 
superar la natura in quelle cose, nelle quali noi siamo dalla natura superati: leuando pesi in¬ 
mensi, & satisfacendo in parte al disiderio della eternità, dilettando chi non fabrica, & molto 
piu chi fabrica; ornando i Regni, le prouincie, el mondo. Ma perche alcuno piu oltre non sa¬ 
pendo puo l'infinito, & lo impossibile proporsi dinanxi, argomentando che non cape in animo 
humano tanta cognitione, & uarietà di scienze: però Vitruuio ci dimostra in che modo, & 
in sino à qual termine, hauer bisogna le predette scienze, & dice. 
Ma forse a gli imperiti puo impossibil cosa parere, che la natura apprenda, & tenga a 
memoria tanto numero di dottrine. 
Questa è la dubitatione fondata nel potere della natura humana, come impotente à riceuere, 
& ritenere tanta uarietà di dottrine. Scioglie Vitr. la predetta dubitatione in questo modo. 
Ma quando auuertiranno, che tutte le discipline tra se tengono una certa raccommu¬ 
nanza, & congiuntione, crederanno quello, che io dico, facilmente poter auuenire, per¬ 
che quello, che s'impara a guisa di corpo di tai membri composto in se stesso si ra 
gira, & pe 
rò chi da primi anni si essercita in uarie sorti di ammaestramenti riconosce in tutte manie¬ 
re di lettere i segni medesimi, & uede la raccommunanza delle discipline, & per quella fa¬ 
cilmente hanno cognitione di tutte le cose. 
Il dubbio si puo formare in questo modo. Quello effetto è impossibile, la causa del quale non 
puo essere, però l'huomo non puo apprendere tante arti, & discipline, peroche la cagione di ap¬ 
prenderle, esser non puo. la uirtù dell'anima insufficiente & incapace è la cagione, la quale impe¬ 
dita non puo esser cagione dello apprendere tante arti. Risponde Vitruio, & dice argomentan¬ 
do; che posfibile è quello effetto, il modo del quale è possibile, però puo essere che l'huomo sia ador 
nato di molte, & diuerse discipline: percioche il modo è possibile. Il modo ueramente è, che ha¬ 
uendo le scienze una certa raccommunanza tra se, & quasi in giro l'una nell'altra mouendosi, per 
alcune
	        
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