QVARTO.
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essere di quatro colonne, sia diuisa in parti uentisette: ma se sara di sei colonne, sia partita
in parti quarantadue. Di queste parti una sard il modulo, che Grecamente Embatis e det
to, &è quello, per la cui constitutione discorrendo, & ragionando si fanno i comparti¬
menti d'ogni opera. La grosserzi delle colonne sara di due moduli, 'altezza con il capi¬
tello di quattordici.
In questo luogosa deue por mente, che se bene V'itr. ha detto, che nellam maniera Diastiloc i u¬
ni sono di tre grossexe di colonne; non pero nella distributione presente cadeno ne i nami tre pros¬
sexce di colonne a pinto, ma due, & tre quarti: però douemo auuertire, (si come di sopra auuer
tito bauemo ) ebe quando Fitr. net tergo libro ragiona de gli spati tra colonna & colomna, in
tutte le forme, o di spesse, odi larghe, o di libere distange, egli usa questi termini. puo esser, si
puo porre. potemo tramettere. & non dice s. deue porre, douemo tramettere, o deue essere
lo spatio di tante colome: perche non ci comanda, come egli sa melapeto scielto, ≈ elegaute¬
dicendo S perche fare si deono gli spatij de glintercolunny di due colonne, & unquarto. 8 par¬
lando adunque indeterminatamnente V'itr. non enecessario, che apunto uengbino tre diametritra
colonna, & colonna in questa distributione. Dapoi questo eglisideue auuertire, che sopra gli
anguli iengono me ge metope, ma non difatto mexe apunto, se bene V'itr. dice semimetopra: per
che egli anche dice, semimetopia, per la meta d'ummodulo in larghe z gae, che è semitrielifo apun
to, come eglidira disotto. Et però sidice mexa metopa, almodo, che sidicesemituono, o semi¬
nocale, non che sia mexo tuono a punto, o mexa uocale, ma perche è una cosa tra gli estremi
Da questa intelligen ga ne nase, che la fronte di quaittro colonne ha da esser dinusa in uentisette
part, & la fonte di sei colonne in quaranta due, & che con la ragione di queste se puo fegolare
le pront di oto, &didiec. colonne. Noi poneremo quisotto la distributione, con gli Trielis nu
di, & gi spatij tra le colonne, perche poi con uno, o due essempi delloinpiè, si dard potitia di
questa distributione. I me piacerebbe, che la colonna fasse alta, quat tordici, moduli, senza il
capitelle per approssinarsi pu a quello, che ba deto Vitr. nel terzo libro, che nellaspetto diast
los le alte aue delle colonne sono di otto teste, & mexa. ma seguitiamo il maestro.
La grossez za del capitello d'un modulo. La larghez za di due modul, & dela esta par¬
te di uno.
Resce meglio, della quinta parte, come ho detto. il restante e facile per la dichiaratione fat¬
ta da noi nel terzo libro.
Diuidasi la grosse za del Capitello in tre parti, duna delle quali si faccia l'Abaco con
la Cimala. dellaltra l'Ouolo con le anella. dela ter za il fregio fin alcollarino. Sia poi
contratt, & astremata la colonna, si come nel terzo libro e stato nelle loniche dimostra
to. Faltez za dello Architraue sia d'un modulo, ponendoui la sua lista, & e gocie: & a
lista sia per la setima parte del modulo. La lungheza delle goccie sotto la lista per mezo
gli Triglifi, alta con la regoletta penda inanai per la sesta parte d'uno modulo, & osi la
darghezza del piano inferiore dello archit raue risponda al collarino della colonna di so¬
pra. Sopra loarchitraue sideono porre gli Triglifi con le metope sue, larghi nellafron¬
te un modulo, cosi diuisi, che nelle colonne angulari, & pelle di mezo siano contrailme
20 delli quadri, & ra gli altri uani due: ma in quelli di mezo dinanai, & d' diero il Tem
pio tre: & questo modo allargati gli spacij di mezo senza impedimento sara commoda
lentrata a i simulacri de gli Dei. Partiscasi poila larghezza dello Triglifo in parti sei, del.
le, quali ne siano cinque nel mezo, ma due meze fiano disegnate dalla destra, & dalla sini
str &con una regola nelmezo sia formato il piano, che femur latinament & miros, e det
to da Greci lungo quella regola con la punta della squadra siano riuolti: mezi canaleti po
sti gli Trig lisi a questo modo, sano le metope, che uanno tra gli Triglisitatoalte, quantod
lunghe. Et appresso di sopra le catonate siano le meze metope impresse per la meta d'un mo
dulo. perche facedosi aquesto modo auuerra, che tuttiditet & rori si delle metoperco
me