Full text: Vitruvius: I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio

PRIMO. 
CAP. VI. DELLA DIVISIONE DELLOPERE, CHE SONO DENTRO 
LE MVRA, ET DELLA DISPOSITIONE DI ESSE PER 
SCHIVARE I FIATI NOCIVI DE I VENTI. 
IRCONDATA la Cittâ d'intorno con la muraglia seguita il compartimento interiore delle 
piazze, & de gli spatij, & il drizzamento delle contrade, & de i capi delle uie alle parti del Cielo. 
Dapoi che Vitr. ha trattato della Regione, che era la prima cosa tra i principi pertinenti alla fabrica, & dapoi, che ha 10 
dimostrato, come si ha da pigliare una parte della Regione, & circondarla di difese, & munitione di muraglia, 
segnare à compartire il piano rinchiuso da tutto il giro della Città, & prima considera il co 
gione egli uuole ins 
quanto appartiene à schiuar le cose nociue, & questo nel presente sesto Cap. dapoi quanto appartiene alla di¬ 
Quanto adunque s'aspetta al compartimen¬ 
me, & dispensatione de i luoghi, & questo nel. VII. & ultimo cap. del presente Libro. 
re, acciò che si schifino i noiosi, & dannosi fiati de i uenti, dice Vitr. Prima con essempi facendo¬ 
to del piano per drizzar le uie, & le piazz 
dapoi discorrendo sopra la natura, forza, nomi, numero, & sito de i uenti, 
ne auuertiti, che alcuno danno rispetto à i uenti nonne intrauenga 
figura, acciò che sappiamo eon quella reggersi nelle dritture delle contrade, dice. 
per formarne poi certa, & terminata 
Drizzerannoli bene, se prudentemente saranno esclusi i uenti da i capi delle uie, perche i uenti freddi offendono, i cald 
corrompono, gli humidi nuocono, per ilche pare, che si debbia schifare questo diffetto, & si conuenga hauer cura, 
che quello non auuenga, che in molte Città si suol fare, come nell'Isola di Lesbo il castello di Meteline e fatto ma¬ 20 
gnificamente, & con molti ornamenti, ma posto senza consideratione, perche in quel luogo soffiando l'Ostro gli 
huomini s'infermano, soffiando Cauro hanno la tosse, soffiando Trammontana si risanano: ma nelle piazze, & ne 
i capi delle uie star non possono per la forza del freddo. 
idel mare Egeo detto Arcipelago, uolge cento, & sessanta miglia, & ha la sua Metropoli detta Metelino, dalla quale hoggi tut 
Lesbo è Isola 
nominata, bene è uero, che hora è priua de glantichi ornamenti, & è andata in ruina. Giace Metelino uerso la Trammontana, uer 
ponente è S. Theodoro, uerso Garbino il colfo Caloni, & tra Sirocco, & Leuante il colfo Hieremidia: il sito di questa Isola è altroue descrit 
ggior parte sono mal sani, pero nel 
to da noi. Metelino adunque e mal situato, e compartito, percioche è sottoposto à i uenti, de quali la mag 
compartimento bisogna hauer consideratione à i uenti: Da questo precetto Vit. si piglia una occasione bellis sima di Filosofare d intori 
"o ad 
materia non men bella, che difficile, percioche hauendo dimostrato per essempio di quanto nocumento siano i uenti, & uolendoci insegnare 
romper il corso loro con i capi delle uie, & col compartimento delle strade, egli entra à ragionare de iuenti. Bisogna adunque schiuare i noios 
fat de iuenti per sis ire queleincommodita, he ci portano leuarie qualita loro come dice Vir. esr auenuito à Metelino, & ome hos¬ 
gidi si uede à gl Orxi nuoui, fortexxa de Vinetiani sul tenitorio di Brescia. Questa fu fatta tutta di nuouo, & compartita, ma senxa consi¬ 
deratione alcuna de i uenti, la doue tutte le uie di fatto sono drizzate quasi con deliberato consiglio à i soffi de i uenti, per la qual cosa glha¬ 
bitanti patiscono gi 
Il uento è onda dell'aere, che scorre con sforzeuole mouimento. 
prouando con 
Qui Vitr. comincia à filosofare sopra la natura, & la qualitâ de i uenti, dichiara prima che cosaè uento, & poi da che nasce, 
unita, & rac¬ 
essempio sensibile esser e il uero quanto dice: il uento adunque e onda dell aere. Si come londa del mare em una parte del ac qua 
colta, che uerso alcuna banda si muoue, cosi uuole Vitr. che il uento sia parte dell' aere in se ristretta, che in alcuna parte si pieghi, & pero 
ha detto che il uento è onda dell'aere, che con sforzeuole, & grande mouimento si commoue. 
gli nasce quando ritroua l'humore, & lo impeto del feruore da se tira, & esprime la forza dello spirito, che soffia. 40 
itr. cerca in questo luogo il nascimento del uento, & uuole, che quando il calore per alcun modo ritroua l'humidità per la caliditam si mandi fuo¬ 
ri la forzadello Spirito, che soffia. Pare questa cosa esser uera per lo essempio, che egli prende, ma inuero non è cosi, come egsi dice, ne 
nione di esso autore, & le parole sue, dapoi breuement 
puo intendere il nascimento del soffiare per le parole di esso. Io esponerò prima l'oppii 
gli studiosi del uero, dice adunque Vitruuio. 
con i ueri termini della filosofia tratterò la presente materia, per satisfare à 
ppilae nominate, & con gl’artificiosi rittrouamenti delle cose si tra¬ 
Et ciò esser uero si dimostra dalle palle da uento, aeolo 
ge dalle secrete ragioni del Cielo quanto è uero della diuinità. Fannosi dette palle cauate, & hanno un punto strei 
a, che si scaldino alcuno soffio non 
tissimo, per lo quale ui si mette l'acqua, queste al foco si pongono, la doue p 
do da picciola, & breuissima uedu 
sanno, ma poi, che cominciano à bollire, soffiano grandemente, & in queste 
& immense ragioni del Cielo, & della natura de i nenti. 
ta si puo sapere, & far giuditio delle grandi 
quare il nascer de i uenti dal calore, che opera nella humidità, pero egli se ne èm restato 50 
Pareua grande argomento à Vitr. la isperienza à uoler 
ome ad Architetto si può permettere ogni ragione di queste cose, ma se egli, o altri uolesse contendere, 
con l'opinione sopradetta, & in uero, co 
io drei, che s'uscirebbe de itermini del Architetto, come egli stesso dice nel primo cap. del pre sente Libro. lo hauendo promeso di sati fare in 
questa parte al desiderio de gli studiosi, diro breuemente, che il uento èn uapore della terra, che ascende allaltexxa delaere, & scaciato dat 
freddo fortemente lo percuote. Per intelligenza di questo, io dico, he il calor del Sole & d'altri corpi celesti ha uirtu ditrarre dala terra ai 
uni sumi, & uapori, & leuarli in alto. Questi uapori sono alcune parti minute & sottili dell humor terrestre, che non hanno ne colore, n 
igura certa, & determinata, hanno alcuni calore, ≈ humidita, altri calore, & siccita, de i primi si fa ogni humida impresione, come le nubi 
la pioua, larugiada, la neue, la grandine, la brina, il mare, & le font: de i secondiogni affocato, & infammato ardore sigenera, & tueri 
quello, che è di calda, & secca natura, & pero i fuochi, i lampi, i tizzoni, le comete, le case ardenti, le stelle cadenti, le corone in 
min, leapriture, r voragin del laere noturno,iuent, iturbin ap; dtre aparence d'impersete misture da quell hamo ort 
remo de iuenti. Il Sole adunque ha uirtu di tirare ase quel uapore, chee cald, & seco, li quale uscito dallatera per esser dinatura ai suo¬ 
co s inalza, & sleua dritto al'insa, & scende fin, che egli ritroua quella parte di mexxo dellaere, che è fredda per eser eguaimente ai¬ 
stant, & dallerier beratione de i ragi del Sole,che dalaterra doppi risaliscono, &ape dal feruore de fuoco, elemento superiore pritrouand 
poilfedo come ninico lo fuge, & hauendo il uapore natura di fuoco cerca pure di ascendere, mi essendo ribatuto da fredo e for ca, ehe 
dscenda, & per questo contrasto e da i lati scaciato, & in giro si moue per la uiolenza fattaglidal feddo, che lo ribatte in gu, & per la natua 
rdle inelinatione, che lo porta allinfu, g; pero ul uento non e altro, he uapor cald, ap; secomosodailati circa la tera per laribatua aet 
Fedo, che nella mexana partedel aere, Cp se bene aleun fata chiamiano uento faere moso, omesi ede da sofiredei folli or al sars 
uento l'estate, non em pero, che iluento sia mouimento dellaere, perche puo stare, che con i uento si muoua Paere, & che iluento pero ne 
onda del aere, come dice Viruio. Ma che il uapor cald, ≈secosia prineipio dei uenti prouasi per tre segni, ul prinoe, che per lad 
dingade uenti, le regionis sfanno cald, & seche: il secondoe, che igrandiuentisanno cessre le piogie, iltergo e, che uengono pu lent a 
i poli delmondo cioe dal Settntrione, Merigie & dal Ponente, che dal Leuante, perche in quelle regioni sitroua magior copia al uapos 7o 
ri. Qusti segni pareno a primno apeto contrariallesperienza, & prina, perche quando sonoi grand uent, pare che regni freddomaggo¬ 
re dapoi non stuede chiaramente, hegl huominiriseaddati cercano farsi uento per raffredarsi, dlunque luento e dinatura freado. Kipon¬ 
do dl prinodetto, i fedo, hes sente dd tempo che soffanoiuenti, nasce per lamescolanxa, chefanno iuaporicali, ≈ sechi, oni freat, 
er humid quando s'incontrano, mp ancho dala fedura delere, con iquale iuapor sono mescolati, pud ancho esre, he luapore cano, 
C iii & secco
	        
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