LIBRO
e, che insieme si tagliano, de i quali se uno sarà à ciascuno de i tre eguale, sarà detto giusto & dritto; & quelli, che del dritto sarano minori,
etti, et acuti saranno chiamati; et i maggiori, larghi, obtusi, et rintuzzati. Delle linee alcune son dritte, et sono quelle, il mezzo delle quali non
adombra gli estremi, & che stanno nel piu breue spatio egualmente tra due punti. Altre sono piegate, & quelle sono, che escono col mezzo lo¬
o da gli estremi. Delle piegate alcune sono parte del circolo. Circolo è figura piana rinchiusa da una sola linea, dal cui centro, che è punto im¬
iobile nel mexzo, tutte le linee alla circoferenza tirate sono eguali, la linea piegata da gli Architetti e Arco chiamata, si come è detta Cord
quella, che passa dall' uno de capi della piegata linea all' altro, Saetta si chiama queila linea, che dal mez zo della corda con angoli eguali ascende
alla circonferenza dell'arco; & Raggio e detta quella linea, che dallo immobil punto alla circonferenza peruiene. Diametro è poi quella, che
vassa per lo centro, & in eguali parti il circolo diuide. Intero arco è il semicircolo. Diminuto è quello che è minore, cioe, che ha la corda sua mi
tore del Diametro; il composto è di due archi diminuti, & però nella sommità fa di due archi incrocciati uno angolo, gli essempi delle predette
cose sono qui sotto.
Io ho uoluto dare i sopradetti principij acciò che cominciamo
à ragionare con i termini di quest'arte. Vitr. continuando
a b Linea dritta
quello, che gli ha detto, con quello, che deue dire, il che
figura della chiarezza, & puritâ del parlare, dice in que¬
ed Linea torta
sto modo.
Quando adunque con tai ragioni esposta sarà la s
lubrità de i luoghi, doue si hanno à fare le Città
Angoli giusti
& che per souuegno di quelle elette saranno le
parti copiose de frutti, & per gli acconciamen¬
ti delle strade, & per le commodità de i fiumi, „0
ò uerò per gli porti del mare, si potrà con le con¬
Anguli larghi
dotte delle cose commodamente uenire, all'ho¬
Anguli stretti
ra in questo modo si hanno à fare le fondamen¬
hiK Circulo
ta, cioè, che si caui tanto, che si troui il sodo
s'egli si può ritrouare, & nel sodo quanto ra¬
gioneuolmente parerà per la grandezza dell'o
hgi Diametro
pera, con questa conditione però, che la par¬
g K Raggio
te sotterra tenga spatio maggiore, & piu gros¬
sa sia, che i pareti sopra terra, & quelle fonda¬
Imn Arco intiero
menta, empite sieno di fermissime pietre me¬
1 m Corda
scolate con calce, & arena, che struttura si
n p Saetta
chiama.
Arco scemo
Hora la natura de, i, luoghi porta sanitâ, & fortezza, ho¬
Arco composto
Pm
ra l'arte, hora l'uno, & l'altro: nel primo caso egli si de¬
ue conoscere quello, che di natura sua, e, buono
nel precedente Capitolo è stato manifesto, nel secon
Jogna porre mano al discorso dell'arte, come si dirà nel seguente, ne uoglio hora commendare la consuetudine delle genti straniere, che ho
ra nelle amplis sime solitudini, & diserti habitando, hora ne gli asprissimi monti, & tra le oscurissime seluè riducendosi, & alcuna fiata nel mez
zo di larghis sime paludi, quasi attuffandosi, & habitando luoghi sterilissimi, sicuri si chiamauano da ogni uiolenza, come si legge ne Com. di
Cesare de l German, & altroue de gli Hirlandesi, Ingles, & Scocesi, non lodo io simili auantaggi, percio che non mi pare, che eglisi debbia di¬ 40 f.
siderare la pouerta, accion che niuno ci porti inuidia, nè anco sognerei un poetico mondo, on terrestre paradiso, doue i fiumi di latte corrono, mele
sudando le querce, manna, & nettare piouono i Cieli, perciò che all'humana necessità, si può con mediocre, & conueneuole habitatione proue¬
dere, et quelle copie piu presto disiderare, che hauere si possono Quanto adumque ricerca lhumana generatione, eleggasi in tal sito la Citta, ci
ella si notrisca del suo tenitoro, che non possa¬
di leggieri esser assalita, che sia libera alle sortite, & che habbia le sopradette conditioni, dipoi h¬
bisi cura delle fondamenta della muraglia, por questo fare adu
nque io discriuerò qui sotto partitamente, & con breuità tutta la ragione del fon¬
dare. Gli inditij di buono, & sodo terreno. Che ne i luoghi nei quali si hà à fondare non sieno herbe usate di nascere in luoghi humidi. Che nes
paese d'intorno sieno sassi acuti, & sodi, & alberi nascenti solamente in luoghi asciutti. Se non ui saranno acque uiue di sotto. Se il terreno per
li pesi in terra gittati non risuonerà, nè l'acqua in uaso alcuno riposta per li cadimenti si mouerà. Le cauationi de poxxi oltra l'utilità dell'ac¬
qua, & della materia segni daranno della sodexza del terreno. Il fondamento non è parte della fabrica, imperoche bene spesso la natura senza
l'arte suol darci il luogo fondato facendo il piano sodissimo con alti, & duri sassi, doue non fa bisogno d'alcuna fatica humana. Circa il fonda¬ so
mento, che si fa da gli huomini, si deono considerare. La diuisione del terreno, che è fatta secondo la quantità de i luoghi i quali sono alti,
bassi, pendenti, in questi da basso si deue il fondamento incominciare. Secondo la qualità. La terra hà molte scorze, onde alcune son coperte di
grossa, altre di minuta sabbia, & altre di creta, altre di toso, molte di ghiara mescolata, & infine altre sono secche, & arenose, altre humide, &
molli; nelle secche, arenose, & nelle molli farai le palificate spesse, & sode, & quelle piu presto col continuo percuotere, che col peso de gli in¬
strumenti, che noi becchi chiamiamo, & da Latini fistuce detti sono. Partimento. Dissegna con linee i piani, c
che si deono cauare per le fonda¬
menta, & con la squadra dissegna gli anguli. Fa una croce di corde secondo che dice Leone Alberto, & nel me
230 sia fitto un chiodo, dal qua¬
le ti reggerai, & cosi farai le tue saccome tirando il filo per ogni uerso. Regole per le fondamenta d'ogni fabrica. Consigliati con i periti de
luoghi circa la natura del terreno. Non ti fidar di far le fondamenta sopra ruina. Egualmente caua, & ispiana il fondo delle fosse, acciò il pe¬
prema egualmente. Sia la parte inferiore piu grossa della superiore imitando gli alberi. Conserua piu il uecchio, che puoi, per non hauerti poi
pentire. Ne i luoghi molli per minore spesa, & piu sicurtà si fonda sopra i Volti. La palificata sia del muro il doppio piu grossa, i pali spessissi¬ &
mi, et grossi per la lunghexza loro la duodecima parte, nè corti meno dell'ottaua. Ne i grandi edifici lasciansi alcuni spiragli nel mezzo delle fon
damenta per lopera, sino alla cima, acciò che i uenti eschino. Ampiezza, & giro della Città. Quanto alla dignità. Si richiede ampia, populosa
& ornata. Quanto alla fortexza. La grande da poche genti non può esser offesa. La picciola da manco genti è difesa, piu facilmente può esser
rubbata, & e piu sicura al tempo di guerra. Quanto alla moltitudine. Sia capace della moltitudine, ne habbia molto di uacuo. Regole. Bisogna
econdo i tempi far le Cittâ, imperò che dalle maniere delle offese, che secondo le inuentioni de gli huomini tut to il giorno si fanno, si piglia for¬
la aule aiese. Le offese in somma sono, ò uerò occulte, o uero manifeste, & altre son di dentro la Citta, & altre di fuori, altre uicine, altre lonta¬
le, & pero bisogna, che tutte sieno considerate, acciò che la difesa sia pronta, la doue alle mine, all' artiglierie, al piccone, all'insidie, & altre in¬
ent ioni bisogna fabricando prouedere. Le mura, & sue parti. Gli antichi uogliono, che si facciano due muraglie lontane pied: uenti, & tra
quelle posto sid il terreno cauato dalle fosse, & bene rassodato, & battuto, ma in modo, che dal muro il primo parete sia alquanto inferiore, il se
condo moito minore, accioche dal piano della Città alle dift se come per gradi s' ascenda, chiamansi spalti hoggi da noi. Non uoleuano la Cortina 70
aritta, na non angulosa, acciò che il nimico in molti giri di muri entrato, fusse per molti lati offeso; legauano le muraglie, ò incamisciate, che
dichino, con muri trauersi & per la loro grandexxa poneuano traui d'oliuastro arsiciati, faceuano le fosse altissime, & piene, accio che fa¬
cumente non si uarcasseno, riempisseno, ò minasseno; uerò è che le secche sono buone per le sortite, & conseruano le muraglie; bisogna sempr.
accommodarsi a, i, tempi. Continuando la muraglia, la quale deue esser grossa, col suo cordone, che è la fortexxa sua, deuesi usare ogni luona re
gola nel fondarla, & sopra tutto usisi la squadra, il piombino, & ogni altra misura, & modo con ogni diligentia. Dietro alle mnura uerso la ter¬
ra fannosi alcuni sproni, che uagliano assai per tener ferma la muraglia, perche tra quelli si fa un buono, & sodo Terrapieno, & lo Spalto, che
ascende,