Full text: Vitruvius: I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio

OTTAVO. 
CAP. II. DELLACQVE DELLE PIOGGIE. 
Qui tratta della natura dellacque, & prima delle piouane, & poi dell altre. 
DVNQVE Pacqua dalle pioggie raccolta è migliore, & piu sana, imperoche prima da uapori pi 
lottili, & leggieri da tutte le fonti si sceglie, dapoi per la commotione dello aere colandosi, & dis facei 
dosi perle tempestati uerso la terra discende. Oltra che non cosi spesso ne i piani pione, come nei mon 
ti, & alle sommitâ, perche gli humori la mattina dal nascimento del Sole commossi, usciti dalla terra 
in qualunque parte del cielo, che piegano sospingono lo aere, dapoi quando agitati sono, accioch 
non si dia luogo, che uoto sia, tirano dopo se l'onde dello aere, lequali con prestezza, & sorza gli uam 
no dietro. In quel mezzo lo aere precipitoso scacciando l'humore, che gli sta dinanzi in ogni luogo, fa che i soffi, g 
impeti, & londe ancho de i uenti creschino grandemente, per ilche poi gli humori da i uenti sospinu, & insieme riftre 
ti per tutto portati sono, & dalle fonti de i fiumi, dalle paludi, & dal mare, quando sono dal caldo dels 
sole toccati si ca 
uano, & à questo modo le nubi da terra si leuano, queste rinforzate conlo ae 
re, che si muoue, & ond 
peruengono a i luoghi alti, & rileuati, come sono i monti 
, perciò che in quelli impedimenti fieran 
contrano, per essere dalle procelle cacciati liquefacendosi si dileguano, comę graui, & pieni, che sono, & à que 
modo sopra la terra si diffondeno. Ma che i uapori, le nebbie, & gl'humori escano dalla terra; questa ragione ci 
appare, perche la terra dentro di se raccoglie, & calori feruenti, & spiriti uehementi, & ancho freddi, & gran¬ 
de moltitudine di acque: dapoi quando per la notte si raffredda per le notturne teuebre nascono i fiati de i uen 
ti, & da iluoghi humidi nascono le nebbie, & si leuano in alto, onde poi nascendo il fole col suo calore tocca la ter¬ 
ra, indi lo aere fortemente dal Sole riscaldato con l'acque assottigliate leua gli humori dalla terra: Appresso la ragio 2o 
ne ancho prenderemo l'essempio, da i bagni perciò che niuna uolta, oue sono i caldai puo hauere i fonti di sopra, ma il 
cielo, che è iui fabricato, per la bocca dal uapore del. fuoco riscaldato leua l'acque da i pauimenti, & quella seco por 
ta nelle cu ruature delle uolte, & iui sospesa, & in pendente la tiene, perche il caldo uapora di sua natura sempre in 
to si caccia; & da prima perche è sottile, & liene non si rilascia, ma poi, che piu d'humore se li aggiunge, & piu denso e 
uiene, come da maggior peso grauato non si puo piu sostenere, ma gocciola sopra le teste di chi si laua; cosi da 
cagione l'aere del cielo dal Sole riscaldato, da tutti i luoghi à se 
gl'humori, & quelli alle nubi raccoglie. Im 
cosi la terra toccata dal feruore manda fuori i uapori, come il cor 
humano per lo caldo rilascia il sudore, & di ciò s 
ci fanno i uenti, de i quali quelli, che sono da freddissime parti generati, come è Borea, & Tramontana spiranoi 
aere spiriti attenuati per lo secco: ma l'Ostro, et gl'altri, che dal corso del Sole prendono le forze loro humidis 
sono, & sempre seco portar o le pioue, perche riscaldati si partono da regioni feruenti, & per tutto quasi leuando fu¬ 
rano gli humori, & cosi poi li dispergono alle parti settentrionali. Ma che le predette cose a tal modo si facciano, pren 
desi argomento, & sede da i capi de fiumi, iquali nelle particolari descrittioni de i luoghi depinti, & da molti scritti 
nel giro della terra la piu parte, & i piu grandi si trouano uscire dalle parti del settenttione. Prima nella India, il Gan 
itrate, nell' Asia, & nel Poto, il Bolistene, lHyspa¬ 
ogna il Reno; di qua dall Alpi il Timauo, il b¬ 
ante il fiume Dyri, ilqu 
nella stalia il Teuere, nella Maurasia, che da i nostri è Mauritania nominata, dal monte Atla 
lo il nome Nigir si dimam 
se nato dalla parte settentrionale scorre drlungo per l'occidente al lago eptabolo, & 
& entra nella palude Colbe 
da, dipoi dal lago eptabolo sotto diserti monti passando per i luoghi meridionali se 
laquale circonda Meroe d'intorno, che è il regno degli Ethiopi meridiani; & da quelle paludi raggirand 
Astabora, & molti altii per li monti peruiene alla cattaratta, & da quellâ precipitandosi giugne tra 40 
Astasoba, & A 
Elephantida, & Siene, & in Egitto tra i campi di Thebę, & iui Nilo si chiama. Ma che dalla Mauritania uenga il capo 
del Nilo da quello sommamente si conosce, che dall'altra parte del monte Atlante ci sono altii capi, che simigliante¬ 
itale, et iui nascono gl'Ichneumoni, & i Coeourilli, & altre simili nature di 
mente scorrendo uanno all'Oceano occiden 
Quando adunque sia, che tut ti i grandis simi fiumi nelle descrittioni del mon¬ 
bestie, & di pesci oltra gli Hipopotam 
npi Africani, iquali dalle parti meridiane sottoposti so¬ 
do ci pareno hauere origine dalle parti settentrionali, & i can 
lonti, resta, che molto migliori si tro 
no al corso del Sole habbino in fatto nascosi gli humori rari fiumi, & non molte¬ 
ogo pieno di solfo non si abbattono, 
uino i capi delle fonti, che alla Tramontana, & à Borea riguardano; se però in luc 
& che ci sia dell'allume, ò del bitume, imperoche si mutano all'hora, & fuori mandano ò acque calde, ò freddè di catti 
uo odore, & di tristo sapore, per che dell'acqua calda non è alcuna proprietà, ma quando la fredda incorre in luogo ar 
«p; riscaldata molto fuori per le uene esce sopra la terra, & però lungamente star non puo, ma in poco tem 5o 
dente, bolle 
Ida, imperoche se di natura sua calda fusse, il suo calore non si raffredderebbe; ma con tutto non se li ren 
le però, ne il colore, ne il sapore, ne Podore di prima, perche egli em gia per la sua rarità intento, & mescolato. 
arlando del fiume detto Nigir, che hoggi si chiama il fiume di Senega, che 
Vitr. in questo luogo è chuaro, & dice molte belle cose, et specialment 
i,che fa il Nilo, cresce, et produce gl'animali, che sopra il Nilo si uedono. 
per Africa ua uerso ponente nell' Occeano, ilquale fa gli steßi eff 
per diletto porremo qui 
Narra la generatione delle pioggie, & con essempi lo dimostra, et parla, della generatione delle fonti, & de i fiumi 
sol par, ch'alla uita in alto s'e 
sotto i uersi trattidelle nostre meteore. 
O per morir si pieghi ogni geri 
S'auuien che'l Sol ò quiui, ô altrou' alberghi; 
Chiunque niega chel ualor celeste 
Ma quand ancor sopr il celeste soglio 
Formar non possa la mondana cera, 
Alcun pianeta i dritti raggi uibra, 
Certo sua ment'e d'ignoranza ue 
Et sel mio dir salda ragion auera 
Ch'habbia uirtu contraria al freddo scoglio. 
Non equalmente i primi corpi libr 
Spero mostrar, ch'il .lume, & l'influenza 
ue piu lieui raddoppiando m 
El mouimento han qui lor forza uera. 
seguale, & stemperata libra. 
Quando ch'il Sol da noi fa sua partenza, 
Ma Saturn, & Mercurio fan lor proue 
Ouer ritorna ad albergar col segn. 
Contrarie à quelle, & stando sopra noi 
In cui comincia à mostrar sua pot 
Fan che la terra, & lacqua si rinoue. 
Chi non conosce al uariar del seg 
Perche fredd è lor forza, & fredde poi 
Delle cose uolubili, & non ued 
Sono le qualitati inde ca 
Come faccia il terren hor uoto, hor pregno? 
Per glhumid, & gelati influßi suoi 
Quand à mostrar sua bella faccia riede 
Non che nel ciel, ch'é padre di salute 
Nou è si arsiccio, & arido cespuglio 
Ardor, ò gelo sia, come qui basso, 
Che non rinuerdi, & non ne faccia fede 
Ma perche tal è sua forza, & uirtute. 
Ma quando poi piu bolle il caldo Giuglio, 
Ne dietro però det uolger' il passo 
gni sement al maturar s'appresta 
Se dico gli elementi esser maggic 
er far miggior ogni nostro pecuglio. 
Perche ne in questo uerità trapas 
D'indi trahendo la dorata cresta, 
Che se del fuoco accrescano gl'ardoi 
Lasciand' i nostri per contrari alberghi, 
In una parte, poi nellaltra jono 
Gia la morte dell'anno è manifista. 
Proportio¬
	        
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