Cont. Alla facciata 12. gli ſouuiene di ammirare
di nuouo la rigida ſottigliezza del Sign. Profeſſore,
mentre gli rinfaccia l´ecceſſo della velocità traſuer-
ſale del ſaſſo ſopra la velocità del pauimento. Et eſ-
clama, _ma Dio buono! quanto ſarà mai queſto ecceſſo, che_
_ei lo ſtima atto à poter fare qualche ſenſibile percoſſa?_ E
perche queſto ecceſſo lo troua vn dito, ricerca vno
in tutto il genere humano, che poſſa diſcerner que-
ſta differenza.
Matt. Anche à me ſouuiene di nuouo di ammirare
la rigida ſottigliezza del Sig. Borelli, mentre ſgrida
il Sig. di Fermat, & altri, _ſed prædicti auctores non ani-_
_maduertunt, ſe in hypotheſi aßumpta non perſiſtere_. Mà
Dio buono Sig. Borelli! quando anco foſſe vera la
voſtra falſa dottrina, cioè che il graue tratteneſſe
ſempre la medeſima velocità circolare, quanto de-
uiarebbe la noſtra Spirale geometrica da queſta li-
nea ſiſica? Quanto ſarebbe il predetto ecceſſo? Vn
dito. Si troui vno nel genere humano, che poſſa
diſtinguer queſta differenza.
Ofred. Parmi che V. S. giochi molto bene di ri-
mando, e tanto più quanto che non mi pare che il
Sig. Borelli habbia conuinto V. S. cioè che la Spira-
le ſiſica deuij dalla loro geometrica, mentre la con-
ſeruatione della velocità medeſima non viene pro-
uata à ſufficienza. Bene lei proua à fufficienza, che
data queſta identità di acceleratione vi ſia quell´ec-
ceſſo benche picciolo.