del P. Riccioli al cap. 17. dell´ Aſtron. Riform. che habbia-
mo conceſsa à cart. 73. Torna à replicare molte coſe, che
hà dette in varij luoghi.
Ofred. Non è bene, che l´imitiamo noi con il replicare
le medeſimer iſpoſte.
Cont. Nel numero 27. riferiſce la ſeconda ſuppoſitione
del medeſimo P. Riccioli nell´iſteſſo luogo, e v´ aggiunge
vna narratione dell´eſperienze fatte dalli PP. Riccioli, @
Grimaldi. E perche il Sig. Profe@@ore hà conceſſa queſta
ſuppoſitione, l´ammoniſce à tenerſela bene à mente.
Matt. Non ſi dubiti, che ſe bene hò po ca memoria, non
mi ſcordarò quanto hò conceſſo vna volta.
Ofred. E ſe per ſorte ſe lo ſcordaſſe, ce lo ramenterò io.
Cont. Nel numero 28. confeſſa il Manfredi nelli calco-
letti del P. Riccioli eſſerui qualche errorutio, ò cadutogli
dalla penna, ò del ſtampatore, il quale noi ſi ſareſſimo ver-
gognati di ponerli à conto. Di più recitale altre trè ſup-
poſitioni del P. Riccioli, le quali già liconcedeſſimo.
_Nel numero 29. recita l´argomento del P. Riccioli nel_
_medeſimo luogo pag. 83._ Si T ellus diurna reuolutione moue-
retur, Globus argillaceus. vnciarum 8. ex altit udine Romano-
rum pedum 240. per aerem quietum dimiſſus, obliquo deſcenſis
in terram delaberetur abſque incremento reali, ac Phyſico velo-
citatis, vel certè nunquam tanto, quanta eſt proportio percuſ-
ſionis per caſum ex dicta altitudine factæ. _E dice eſſer nel_-
_P originale del P. Riccioli,_ quantam requirit proportio,
& c.
Per prouar queſta propoſitione, nella quale conſiſte il
fondamento d´ogni coſa, eſplica il ſeguente ſchema, nel
quale T, centro della Terra; T A, ſem diametro; B A,
240, piedi Romani paſſati dal Globo in vn ſecondo hora-
rio, & altezza della Torre Aſinella; BD, arco di vn minu-
to di Equatore diuiſo in 4. archi eguali BH, HI, IK, KD; HT,
IT, KT, DT, ſemidiametri ſecanti l´arco AC, in quatro
eguali, & c. HL, ſia 15. piedi; IM, 60. KN, 135. DC, 240. BL, LM, MN, NC, lince rette.