DI CHI TRAD VCE.
forza della diſpoſitione, chi prima è bene informato del-
la natura della fauola. Quella delle Se mouentimobili è
aſſai nota àtutti, perciochenon uiè quaſi perſona, la qua
le non ſappia che Bacco è inuentore del vino, che le ſa-
cerdoteſſe ſue ſi chiamarono Baccãti, che ne’ſacriſicij che
gli ſi faceuano andauano corrĕdo ſcapigliate, furioſe, ſo-
nãdo cĕbali, e tãburi: che fra gli animali era ſacrata à lui
la Pãtiera; e che egli, in uece di ſcettro, portaua iltirſo,
cioè vn’haſta à foggia di zagaglia circondata d’vn ramo
d’hedera piena difoglie. Potrebbe nondimeno trouarſi
chi dubitaſſe perche in cima delſuo tĕpio foſſe poſta una
Vittoria cõ la corona in mano. Egli è adũque da ſapere,
che queſto Dio diedemolt’opera alle coſe della guerra, e
uagãdo per il mõdo, ſoggiogò molte nationi, e partico-
larmente quelle dell’India. Altro dunque non dinota, ſe-
condo me, quella Vittoria, eccetto quella che riportò de’
popoli debellati. La corona poi, che la Vittoria ha in ma-
no, può dinotar quella, che gli fu poſta in ſegno di uitto-
rioſo, e Trionfante, ouero perche egli (come ſcriue Dio-
doro) delle corone regie foſſe ritrouatore, perciò che io
non mi credo, che poſſa addattarſi alla Corona, che da
lui fu donata ad Ariadna, e queſto è quanto ſi poteua
dire intorno al Bacco della mobile. Circa la fauola poi
della ſtabile, per eſſer alquanto men nota alle genti idiote
dirò alcuna coſa più particolare. Egli è dunque da ſapere
che Nauplio (come ſcriue Pauſaniane’ Corintiaci) figli-
uolo diNettuno, e di Amimone ſignoreggiò ne’tĕpianti
chi quell’Iſola, che all’hora ſi diſſe Eubea, & hoggi ſi chia
ma Negroponte. Queſti (ſecondo Filoſtrato ne gli Heroi
ci) di Climene guadagn
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ò Palamede, huomo ne’ ſuoitem
pi eccellentiſsimo, ilquale con gli altri Greci, ſe n’andò
a
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lla guerra Troiana; ma prima ſi concitò incontro l’odio