DISCORSO
non dall’arti diaboliche, e riprouate, come ſono quelle de
gl’incantatori, che con l’aiuto de’ mali ſpiriti fanno traue-
dere. Serueſi dunquel vna de’principij naturali, el’altra
de’ſopranaturali, ma diabolici: La onde riſpondono coſi
fraloro, come la magica, ela magia naturale, l’vna delle
quali è diſcacciata da tutte le leggi, el’altra abbracciata, e
lodata ſopra modo. Potrebbe nondimeno eſſere alcuno
che rinfacciaſſe à queſt’arte la fraude, cõ la quale ricuopre
gli artificij ſuoi, e riponeſſe quegli, che v’attendono nel
numero de’preſtigiatori, e di quelli, che fanno truedere
altrui; ma conſiderato il vero, ſarebbe ingiuſto, che ciò
faceſſe, poi che non ogni inganno è illecito, nè ogni rico
primento del vero è biaſimeuole; percioche eſſendo buo-
no il piacere honeſto, quell inganno, che ſenza nocumĕto
altrui può ſomminiſtrarcelo, prĕde natura di buono, coſi
è degna dilode la fraude di quel medico, che inganna l’in
fermo, e l’ingiuſtitia di colui, che nõ rende il depoſito del
la ſpada all’huomo furioſo. Per altre ragioni ancora meri-
tano lode queſte machine, cioè dall’eccitar l’animo di chi
le vede alla contemplatione delle cauſe, onde naſcono le
marauiglie de gli effetti loro; e queſto è vno di quei pia-
ceri, cheſuol venirci dalle coſe nuoue; il quale, come dice
il Filoſoſo, ſuol ceſſare toſto, che l’intelletto hà diſcoper-
to, mediante la contemplatione, ciò che in loro ſitroua di
mirabile. Herone per altro riſpetto laſciò ſcritto che foſ-
ſero ſtimate da gli antichi, cioè perche in queſte ſi com-
prende tutta quella forza, dallaquale dipende tutta la ret-
ta ĩſtitutione delle machine: dimaniera che ſe nobile per
ſe ſteſſa è l’arte delle machine, e queſta delle Se mouenti,
l’abraccia tutta, e la contiene, è forza che ſia molto nobi-
le, e degna inſieme d’eſſere con molta ragione accettata. Bartolomeo Campi da Peſaro, huomo di grande inge-