DI CHI TRADVCE.
no, come ſi diſſe, gli ſpiritali; vn poco maggiore le Se mo-
uĕti ſtabili, gran diſsima poile Se moue
[?]
nti mobili. Dall’in
duſtria, che ſi ricerca nel recar à ſine queſte coſe, miſiſcuo
pre vna marauiglia, e queſta è, che ſecondo Ariſtotile,
quell’arti ſono ingenioſiſsime, & per conſequenza nobili,
che più adoperano l’ingegno, e meno il corpo, & eſſendo
tale la natura di queſte, cioè, che gli arteſici loro ſopra tut-
ti gli altri ſi vagliano dell´intelletto, e meno del corpo: cõ
tutto ciò ne ſiano ſtimati vili, e perſone di niun conto; la
cagione ſecondo me è queſta, che, eſſendo per lo più le
perſone, che v’attendono, plebee, d´animo abietto, mer-
cenarie, e tutte date alla ſordidezza del guadagno, le co-
ſetrattate da loro ne vengono affette, in vn certo modo, e
ne perdono quella riputatione che la propria perfettione
dourebbe apportar loro; e ciò auiene apunto come alle
matematiche, & all’arte della medicina, dellequali tutto
che quelle fra le ſciéze, al giuditio de’ migliori filoſofi, ſia-
no grandemente nobili, e queſta frà l’arti meriti il primo
luogo; nondimeno pare che appreſſo le genti habbiano
perduto in parte il naturale ſplendore; dopò che co-
minciorno à mal trattarle i ciurmatori, iſalimpauchi, i cir-
culatori, & altre genti infami, e mercenarie, e ciò ha ca-
gionato che la parola Mecanico, laquale all’ orecchie gre-
che ſuonaua con titolo honorato inuentore, e fabricato-
re di Machine; alle genti di queſto tempo, e particolarmĕ-
te Italiane altro non ſignifichi, eccetto che vile mercena-
rio, abietto, volgare, & ſordido: Benche altri potrebbono
forſe dire, che ciò foſſe nato dall’errore fatto dalle perſo-
ne ignorãti, lequali ſenza diſtinguere frà l’ARchitetto, & il
manuale, hanno dato il nome dell’Architetto al manuale
medeſimo, come auiene, quando chiama Comici, quegli
infami recitatori di comedie che vanno intorno, dando