Esſempio ſel fuſſe le. 3. diuerſe altezze. a. b. c. in retta linea, come di ſot-
to appare, et che dalla altezza. a.
per
ꝑ caſo caſcaſſe da ſe vn corpo egual
mente
mẽte graue, ſenza dubbio quello tal corpo, ni trouando reſiſtentia an
daria di moto naturale ſin in terra
facendo
facẽdo il viazzo ſuo alla ſimilitu-
dine de la linea. d. e. f. g. hor dico che il
mouiment
mouimẽt diq̃llo tal corpo ſaria di tal
ciditione che
quanto
quãto piu el ſe andaſſe
aluntanando
aluntanãdo dal ſuo principio(cioe da
lo iſtante, ouer pito. d. ) ouer
appropinquando
appropinquãdo al ſuo fine (cioe allo iſtante,
ouer pito. g.
tanto
tãto piu andaria ueloce. Perche il detto corpo in tal mouimen
to (
per
ꝑ la prima comuna
ſententia
ſentẽtia) faria maggior effetto in vn
reſiſtente
reſiſtẽte, ilqual
fuſſe fuor dalla altezza. c. che dalla altezza. b. Seguitaria adunque, che il
detto corpo (per la prima ſuppoſitiie) andaria piu ueloce per lo ſpacio. e. f. che per lo ſpacio. d. e.
Similmente
Similmẽte
perche
ꝑche lo detto corpo (
per
ꝑ la detta prima comu
na
ſententia
ſentẽtia) faria maggior effetto in un reſiſtente, che fuſſe nel pito. g, che
ſel fuſſe alla altezza. c. Seguiria adicha (per la medema prima ſuppoſitio-
ne) che lo detto corpo andaria piu veloce
per
ꝑ lo ſpacio. f. g. che per lo ſpacio. e. f. et ſe paſſar poteſſe il pito. g. cioe che la terra gli andaſſe
cedendo
cedẽdo loco, como
fa l'aere andaria
citinuamente
citinuamẽte
augumentando
augumẽtãdo in uelocita, fiÒ al
centro
cẽtro dil mido
poi in eſſo
centro
cẽtro ſe ripoſaria (
per
ꝑ comuna
sententia
sẽtẽtia de Philoſophi)ſi che
quando
quãdo
lo detto corpo fuſſe propinquo al detto
centro
cẽtro, ueria a eẽr di moto piu uelociſ
ſimo, che in alc? paſſato ſpacio fuſſe stato che
[...]
'il
propoſito
ꝓpoſito. Queſtomedemo ſe
uerifica ancora in cadauno che vada uerſo un loco deſiato che
quanto
quãto piu ſe
ua
approßimando
approßimãdo al deto loco,
tanto
tãto piu ſe ua
allegrando
allegrãdo, e piu ſe sforza di ca-
minare, como appar in un peregrino, che
uenga
uẽga dalcun luoco l? tano che
quam
quã
do è
propinquo
ꝓpinquo al ſuo paeſe, ſe sforza
naturalmente
naturalmẽte al caminar a piu poter e
tanto
tãto piu
quanto
quãto piu
uiem
uiẽ di litan paeſi pero il corpo graue fa il medemo
andam
andã
do uerſo il ſuo proprio nido, che è il
centro
cẽtro dil mido, & quando piu vien di
lontano in eſſo
centro
cẽtro, tanto piu (giongendo a quello) andaria veloce.
ANcor che la opinione de molti ſia che ſel fuſſe un forame che penetraſ
ſe
diametralmente
diametralmẽte tutta la terra, et che
per
ꝑ q̃llo fuſſe laſſato andar un cor
po
egualmente
egualmẽte graue, come diſopra e ſtato detto, che q̃l tal corpo giito
che fuſſe al
centro
cẽtro del mido immediate iui ſe fermaria, laqual openione, dico
ni eẽr uera che coſi immediate che ui fuſſe agiito ui ſe gli fermaſſe, anci
per
ꝑ
la grande uelocita che in q̃llo ſi trouaſſe ſaria sforzato a paßare di moto
uiolente
uiolẽte molto, e molto oltra il detto
centro
cẽtro ſcorendo uerſo il cielo del noſtro
ſubterraneo emiſperio, da poi retornaria di moto naturale uerſo il medemo
centro
cẽtro, et giito a q̃llo lo paßaria ancor
per
ꝑ le medeſime ragioni di moto uio
lente
lẽte uerſo di noi, Et pur di nouo retornaria pur di moto naturale uerſo il me
deſimo centro, et pur di nouo lo paßari a di moto
uiolente
uiolẽte, & da poi re-
tornaria di moto naturale, & coſi andaria un
tempo
tẽpo paſſando di moto uiolen
te, & ritornando di moto naturale ſminuendoſi continuamente in lui la ue
locita, & finalmente ſe fermaria poi nel detto centro.
Per il che egliè coſa
manifeſta
mãifeſta che dal moto naturale ſi cauſa il
uiolente
uiolẽte, et ni
èciuerſo, cioe che dal
uiolente
uiolẽte giamai
uiem
uiẽ cauſato il naturale,
anci
ãci ſi cauſa
per
ꝑ ſe.