Full text: Cavalieri, Bonaventura: Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

Coniche. Cap. I. cui diametro è, B G, & il triangolo deſcriuerà il
ſolido, A B G, che da Euclide vien chiamato Cono,
& è equicrure, per eſſer l’aſſe, A E, perpendicolare
alcircolo, B G. Sia horail circola, N P, fuori del
cui piano ſia preſo il punto, C, e da eſſo tirata la, C
N, alla circonferenza del circolo, N P, & indefini-
tamente prolongata, come in, D, M, e s’intenda ri-
uolgerſi la retta, D M, per la circonferenza del cir-
colo, N P, ſopra il ponto fiſſo, C, ſino che ritorni di
onde ſi parti; la ſuperficie dunque deſcritta da tal
linea, non ſolo dal ponto, C, verſola baſe, N P, ma
anco verſo la parte opposta, cioè verſo, D, vien
da Apollonio chiamata ſuperficie conica, & il ſolido,
C N P, compreſo dalla ſuperficie conica verſo, N P,
e [?] dal circolo, N P, vien chiamato Cono, e cima il pon-
to, C, baſe il circolo, N P, & aſſe la retta, C O che
congiunge la cima, cioè il ponto, C, con il centro del
circolo, N P, che ſia, O; quale può eſſer, che ſia per-
pendicolare ſopra la baſe, come nell’altra figura è la,
A E, (poiche anco la generatione del Cono, A B G,
benche equicrure, ſi può intendere al modo d’Apol-
lonio) e può eſſer, che vi ſtia inchinata, come la, C O; nel qual caſo tal Cono ſi chiama ſc [?] aleno; e questo
baſti per intendere, che coſa ſia Cono, e come ſi generi.

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