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Dello Specchio Vctorio d’Archimede.
Cap. XXVIII.
LEggeſi nell’antiche hiſtorie del-
le guerre de’Romani, ch’eſsẽ-
do aſſediata Siracuſa, così per
terra, come per mare, da Ap-
pio, e Marco Marcello, con ap-
parato grandiſſimo da guerra, vi ſi oppoſe
talmente il valore, e l’induſtria d’Archime-
de, che per lui ſolo parea ſi ſoſteneſſe l’im-
petuoſo aſſalto d’vn’eſſercito sì potente, e
già d’altre Illuſtri Città vittorioſo; onde
Tito Liuio nella Dec. 1. al Cap. 24. fù sfor-
zato à dire; Et habuiſſet tanto impetu cæpta res
fortunam, niſi vnus bomo Syracuſis ea tempeſtate
fuiſſet; e veramente ſi può credere facilmen-
te, che, s’egli haueſſe hauuto la fortuna
alquanto più propitia, haurebbe alla Patria
ſaluata la libertà, ed à ſe medeſimo la vita. Imperoche in gratia del ſuo Re hauea fa-
bricato così ſtupende machine per i biſo-
gni da guerra, che i preparamenti fatti con
immenſa ſpeſa, e con molti ſtenti da i ne-
mici, per l’oppugnatione, erano da lui con