Fin qui ſia detto a ſufficienza della diffinitione della quã
tità continua, la qual con eſſempi hauemo dechiarato, quan
to al preſente loco è conueniente. Quantità diſcreta di-
ciamo, quella, le cui partinon ſi congiungano da termine
commune.
Fra le ſpecie di queſta quãtità è il numero, concioſia che
diuidendoſi qualunq; numero, la diuiſione ſi fà in parti, le
quali non hanno numero alcuno, che ſia fine d’vna, & prin-
cipio dell’altra. Partiſi il ſei in due termini, ciaſcuno d’eſsi
è ſeparato, & diuiſo dall’altro, ſenza legame alcuno, per-
cioche il tre è fine del primo ternario; ma non è principio
del ſecondo, ſimilmente il quattro è principio del ſecondo
termario; ma non è fine del primo; & per queſto il numero è
quantità diſcreta.
Diuiſa la quantità nel modo poſto di ſopra, tornando al
noſtro propoſito, dico, che la Geometria verſa attorno alla
quantità continua; ma non tutta, percioche il tẽpo, & il mo-
to ſono d’altra cõſideratione, che del Geometra; percioche
egli conſidera ſolamente la linea, la ſuperſicie, & il corpo; ò
per dir meglio gli accidenti, & le paſsioni loro, come ſono
figure, grandezze, e qualità, inequalitâ, & ſimili al-
tri accidenti; Ma conſidera molto diuerſamente di quel-
lo che fà l’Aſtronomo, il perſpettiuo, & il Filoſofo natu-
rale; concioſia che l’Aſtronomo conſidera i corpi celeſti,
la terra, & la lor grandezza, & illor moto, ne in tutto ſepa-
ra gli accidenti dalla materia; percioche tratta egli di eſsi
in quanto ſono, nel Sole, nella Luna, & ne gl’altri corpi ce-
leſti, ma non con quelli mezi che fà il Filoſofo natura-
le, ne in quanto in eſsi è natura tale; il perſpettiuo tratta
di linee, di ſuperficie, & di corpi, & de i loro accidenti, in
quanto caſcano ſotto il ſenſo del vedere; ma con proue ma
tematiche. Ilnaturale Filoſofo, conſidera tutte le coſe in
quel modo che hãno l’eſſere, nella ſua propria materia ſen-
ſibile; Mail Geometra queſto fa differentemẽte da ciaſcun