Full text: Cataneo, Girolamo: Opera del misurare di M. Girolamo Cataneo Novarese libri II

PROEMIO. te è vnita con l’altra qualunq; parte, con vn termine commu
ne, il quale nella linea è il punto. Et da qui ſegue, che il
punto è termine commune di qualunq; parte, la quale s’ima
giniamo che ſia qual ſi voglia linea; Similmente ancora la
ſuperfice è quantità continua, percioche ſe imaginandoſi
noi ſuperſicie, la quale per eſſempio ſia A B C D ,
& di queſt a intendiamo di pigliar vna parte, ouer più, ve-
dremo che ciaſcuna d’eſse parti ſarà congionta, & vnita all’
altra ſua, per vn termine commune. Diuidaſi adunq; la ſu-
perſicie A B C D ,
in due parti con la linea E F ; la parte A C E F , è congionta cõ
la parte E F B D , per la linea E F , commune termine della ſu-
perſicie A C E F , & della ſuperſicie E F B D ; talmente che la li-
nea E F , è fine dell’vna, & principio dell’altra. Et da queſto
ſegue, che il termine, il qual’vniſce & congiunge le parti
della ſuperſicie, è la linea. Non altrimente diciamo, che
il corpo è quantità continua, ſe non, perche le ſue parti; del
le quali con l’imaginatione ſupponiamo, che il corpo ſia
compoſto, ſivniſcono tra ſe, per la ſuperſicie commune, ter
mine delle parti di quello; & ſia (per maggior dechiaratio-
ne) vn corpo ſolido A, B, E, F, D, G, C.

7.1.

017-01
017-02
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