LIBRO DECIMO.
ſieme per il mouerſi, con trauicelle, & con ogni ſorte di legnamento: Il modo
da cignerla cõmodo è il ſerrarla bene con cerchi ſtretti, & cõ conij; ſollenuerãla
dipoi meſloui ſotto vna traue a guiſa di manouella, il che noi chiamamo la ſta-
dera, leuerali alcune coſe di ſotto con farli a poco a poco vna foſſa, & ſi farà in
queſto modo, comincerati dal mezo del lato ſotto a le radici del fondamento
da baſſo, & quiui a fondo cauerai vno vano non molto largo, ma alto tanto che
tu poſſa metterui ſotto a tua volonta pietre ordinarie ſaldiſsime; nel riempiere
queſto vano, non lo riempiere in ſin da capo, ma laſcarane alcuni palmi voti, i
quali tu riempierai di conii di rouere non molto rari, con ſi fatto lauoro affor-
tificherai tutto il lato del tuo tempietto, che tu vuoi che vadia piu baſſo. Poi
che il peſo ſarà tutto ſu queſte coſe tu ſmouerai accuratamente & bene eſsi co-
nii, o biette, & ridurrai il tuo muro, che pendeua a ſuoi piombi giuſti, quei va-
ni poi che reſtano infra i conii riempierai tu di conii, o biette di pietra duriſ-
ſime. A Roma alla Chieſa maggiore di San Pietro, perche l’alie delle mura,
che ſon ſopra le colonne pendendo da loro diritti minacciauano ruina al tet-
to. Io haueua penſato di rimediarui in queſta maniera ciaſcuna di quelle
parti che pendeua, che da qual ſi uoglia colonna era ſoſtenuta, io m’era reſolu
to di tagliarla & di leuarla via, & di rifar quel muro che io haueſſe leuato di la-
uoro ordinario a piombo, laſciando nel murare di quà & di là morſe di pietra,
& ſpranghe gagliardiſsime, alle quali ſi applicaſſe il reftante della nuoua mu-
raglia. Vltimamente al Tetto io harei accomandata la traue ſotto, la quale ſi
haueua a leuare quella parte del muro, che pendeua, à certe machine ritte
ſopra il Tetto che ſi chiamano Capre, fermati, i piedi di dette Capre & di quà
di là nelle parti delle mura & del tetto piu ſtabili. Et queſto harei fatto ſo-
pra queſte & ſopra le altre collonne, ſecondo che fuſſe ſtato il biſogno. La Ca-
pra è uno inſtrumento nauale di tre legni, le teſte da capo de quali congiunte
inſieme ſi ſprangano & ſi annodano, & i piedi ſi collocano in triangolo. Di
queſto inſtrumento aggiuntoui taglie & carrucole ci ſeruiamo noi commodiſ-
ſimamente ad alzare, i peſi aggiuntoci le taglie, & i uerricelli. Se tu harai a ri-
mettere una corteccia di nuouo a un muro uecchio, o à riammattonare un pia
no, la prima coſa bagnaui bene con l’acqua chiara & con liquido fiore di calci-
na meſcolataui poluere di marmo cõ pennello & bianco, coſi terrà gli Arriccia
ti & gli Intonichi. Ne laſtrichi allo ſcoperto ſe ui ſaranno feſsi, vi rimedierai
coſi tenere uagliate, & dibatutte con olio, & maſsimo di lino, mettendole in
dette feſſure, o peli. A queſto lauoro ſarà commodiſsimo la creta, meſcolata
con calcina uiua ben peſta & ben cotta nel forno, & ſubito ſpenta con olio, ha-
uendo prima netto bene da ogni poluere dette feſſure, il che ſi farà con nettar-
li con penne, o coſe acute, & con il ſoffiare aſſai de Mantici, & non ci faccian
beffe di acconciarla diligẽtemente; ſe le Mura perauuentura ſaranno alte fuor
di miſura mettiui appiaſtrate nel muro, o cornici, o diuiſioni di pitture, che di
uidino in luoghi conuenienti dette altezze. Et ſe il muro ſarà troppo lungo
mettiui da capo a piede colõne nõ molto ſpeſſe, ma alquãto men che rade, per
ciocbe la ueduta ſi fermerà & ſi ritarderà come ſe elle haueſſe trouati alberghi
doue fermarſi, accio che manco ſia offeſa dalla troppa lunghezza, queſto faccia