LIBRO OTTAVO.
ma piu toſto, per laſciare il nome di quelli celebratiſsimo appreſlo de Poſte-
ri. Non lontano ad Aſone di Troade vi è vna pietra chiamata Sarcofago che
in vn'ſubito conſuma i corpi, in vn'Terreno ragunaticcio, & doue ſono aſſai
pezzami, ſi conſuma preſto lo humore, ma io non andarò piu dietro a ſimili
minuzzie.
114.1.
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115.
Delle cappellette, de Sepolcri, delle Pyramidi, Colonne, Altari, &
Mole. Cap. III.
DA poi che, i ſepolcri de gliantichi ſono lodati, & io veggo in alcuni luoghi
poſte per ſepolcri capellette in altri Piramidi, in altri Colonne, & in altri
altre coſe conie ſono le Moli, & ſimili, penſo di hauere a trattare di tutte
queſte, & prima delle capelle. Vorrei che queſte cappellette fuſsino come pic
coli modelli di Tempij, nè recuſerò ſe tu ci agiugnerai diſegni preſi o cauati da
qual'tu ti voglia ſorte di edfizij, pur che eglino habbino del gratioſo, & dello ſta-
bile. Se egli è ben'murare queſti ſepolcri che noi deſideriamo che ſieno eterni, di
materia nobile o vile, non è ancor'ben riſoluto, mediante le ingurie che ſon'fatte
loro da chi traporta via le coſe; ma gli addornamenti certo dilettano grandiſsima
mente, de quali ſi come altroue dicemmo, non è coſa alcuna piu commoda, per
mantenere le memorie delle coſe ne poſteri. De ſepolcri che certamente furono
eccellentiſsimi di C. Ceſare, & di Claudio che furono ſi grandi Imperadori, an-
cor'che vi fuſsino molte coſe eccellenti non veggiamo rimaſtone in queſti tempi
altro che certe piccole pietre quadrate di duoi cubiti, nelle quali ſi trouauano
ſcritti i nomi loro, & ſe quelli epitaſſi, s'io nõ m'ingãno fuſsino ſtati ſcritti in pie-
tre maggiori ſarebbono vn'pezzo fà mãcati; perche ſarebbono ſtati leuati via, &
disſatti inſieme con gli altri addornamenti. In altri luoghi ſi veggono ſepolcri
antichiſsimi, non guaſti da perſona, per eſſer fatti di Lauoro ammandorla-
to, o di pietre da non ſe ne potere coſi ſeruire ad altri biſogni, che facilmente
ſi diſendono dalle mani de voglioloſi; onde ne naſce queſto, che io giudico
che ſia bene di auertire coloro che voglino che i lor ſepolcri ſieno perpetui
che egli murino, non di cattiue pietre, ma non anco di tanta eccellentia, che
ogni homo coſi facilmente le habbia anco a deſiderare o alleuarnele via con
poca fatica. Oltra di queſto penſo che e ſia bene vſare in tutti queſti vna cer-
ta modeſtia ſecondo, i gradi, & le qualità di chi e'ſono, di maniera che io
biaſimerei ancora vna ſtraboccheuole ſpeſa fatta ne ſepolcri de Re, & ſenza
dubbio io biaſimo quelle monſtruoſe opere che feciono per loro ſteſsi gli
Egizzij, le quali a eſsi Dij ancora non credo io che piaceſsino, concioſia che
neſſun'di loro ſia ſotterrato in ſepolcri di tanta ſtraſordinaria Pompa. Lo-
deranno forſe alcuni i noſtri Toſcani che non cedeſsino di tropo, In quan-
to alla magnificentia de ſepolcria gli Egizzij, & infra gli altri Porſenna, il qua-
le ſi fabbricò vn'ſepolcro ſotto la città di Chiuſi di pietre riquadrate, dentro
a la baſa del quale, alta cinquanta piedi, era vn'Laberinto che in modo alcu-
no non ſe ne poteua vſcire, & ſopra eſſa baſa cinque Piramidi una nel mez-
zo, & una per una ſu per i cantoni, la larghezza da pie delle quali era ſettan-