LIBRO PRIMO.
lato del corpo, dallo acuto morſo ò ago della uelenoſa beſtiuola fatto ſi uede. Ma ſubito perduta la mente attoniti ſi lamentano, & ſe non è porto loro aiuto, ſi
muoiano, medicano queſta malattia con la medicina di Teofraſto, che di@eu@
che quegli che erano morſi dalle Vipere, ſi guariuano con il ſonare de Pifferi. I Muſici adunque con uarij ſuoni mitigano tale malattia, & quando poi peruen-
gono à quel modo di ſonare, che è loro proprio, ſubito quaſi deſtiſi, ſi rizzano,
& per allegrezza, ſecondo che è il deſiderio loro, con ogni sforzo di lor nerui, & forze, ſi eſſercitan in eſſo ſuono: Percioche tu uedrai alcuni coſi morſi, eſſercitar
ſi ſaltando, & alcuni cantando, & alcuni eſſercitandoſi & sforzandoſi in altre co-
ſe, ſecondo che il deſiderio, & la pazzia loro gli guida, inſino à tanto, che per ſtra
chezza non poſsino piu. Etſenza fermarſi mai punto, ſudare piu giorni, & non
per alcuna altra cagione, racquiſtare la lor ſanità, piu che per la ſatietà della prin
cipiata, & conceputa pazzia. Et habbiamo letto una coſa ſimile àqueſta, eſſer
accaduta appreſſo de gli Albani, che con tanto sforzo di cauagli combatterono
contro a Pompeio: percioche e’ dicono eſſer ſolito di generarſi in quel luogo
certe ragnateli, da quali eſſendo gli huomini tocchi, altri erano forzati à morire
ridendo, & altri per lo oppoſito à morire piangendo.
7.1.
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8.
Con quali inditij & conietture ſi habbia a inueſtigare la Commodità della
Regione. Cap. V.
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NE queſte ſole coſe baſtano ad eleggere la Regione, le quali per loro ſteſ-
ſe ſi ueggano, & ſono manifeſte, ma biſogna ancora conſiderare ogni co-
ſa notãdo cõ l’aninio piu ſecreti inditii. Percioche ſaranno buoni indi-
tii d’ottima aria, & di acque perfette, ſe quella Regione farà in abbõdantia frut-
ti buoni, ſe ella nutrirà molti huomini, & uecchiſsimi, ſe la giouentù vi ſarà ga-
gliarda & bella, ſe continuamente ui ſi genererà, aggiuntoui ſe i parti ſaran-
no naturali & ſenza monſtri. Io certo ho uedute alcune città, lequali non uo-
glio nominare, riſpetto à tempi, nelle quali non è donna alcuna che non ſi ueg-
ga in un medeſimo inſtante eſſere diuẽtata madre di huomo & di moſtro. Vna
altra città ho ueduta in Italia, doue naſcono tanti Ghobbi, Guerci, Zoppi, &
Biſtorti, che e’ non ui ſi moltiplica famiglia alcuna, che non habbia alcuno mon-
co ò alcuno ſtorpiato. Et certamente il uedere sì ſpeſſe, & grandi diſaggua-
glianze da corpo à corpo, & da membro à membro; ne auertiſce, che ciò in-
teruenga da difetto di Cielo, & di aria, ò uero da alcuna altra cagione piu
ſecreta di corrotta natura. Nè ſia fuor di propoſito, quel che e’ dicono, cioè
che nella aria groſſa habbiamo piu fame, & nella ſottile piu ſete, & manco ſi
diſconuengha che dalle forme, & effigie de gli altri animali ſi poſii coniettura-
re che corporature ui debbino hauere gli huomini: Percioche ſe ui ſi uedran-
no i beſtiami & le pecore gagliarde, grandi, groſſe, & aſſai, ſi potrà non à caſo
ſperare di douerui hauer figliuoli ſimili. Nè ſarà fuor di propoſiro, ſe noi pi-
glieremo inditii dell’aria, & dei uenti, da altri corpi, ne quali ſia ſpenta la ani-
ma uegetatiua: percioche dalle uicine muraglie degli edificii, poſsiamo con-
ſiderare, che ſe elleno ſaranno diuentate rugginoſe & ronchioſe, dimoſtrerran-