DELLA ARCHITETTVRA
& eſſe robe al coperto; doue tu uuoi fare l'Aia, ſpianaui il terreno non a piano; ma corretto coſi leggiermente, dipoi uangalo, dipoi gettaui di molta morchia,
& laſcianela bene inzuppare; dipoi disfa bene le zolle; dipoi pareggialo, o con
il Cilindro, o con l'erpice, & battilo con le mazzeranghe. dipoi gettaui di nuo-
uo ſopra de la morchia, & quando ella ſarà raſciutta; nè Topi, nè formiche non
ui faranno nidio, nè diuenterà fangoſa, nè ui naſcerà erba; a coſi fatto lauoro
la Creta arrecherà gran ſaldezza. Et ſia detto a baſtanza de le habitationi
de lauoratori.
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76.
De la Villa de Padroni, & de le perſone nobili, & di tutte le parti ſue, & del luogo loro
commodo. Cap. XV II.
LE caſe di Villa per i Padroni, ſono alcuni, che credono che e' ne biſogni
una per la ſtate, & l'altra per l'inuerno; & le diffiniſcono in queſta manie-
ra, che le Camere per la ſ
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tate uogliono che ſieno uolte a leuãte d'inuerno,
& le Sale uolte a occidente equinottiale; & le Camere per lo inue
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rno uogliono
uolte a mezo giorno, & le Sale a leuãte d'inuerno. I luoghi da paſſeggiare, uol-
ti a mezo dì ne lo Equinottio. Ma noi penſiamo, che ſecondo le uarietà de l'A-
ria, & del paeſe, coſi s'habbino ancora a uariare ſimili coſe; di maniera che le co-
ſe calde con le fredde, & le ſecche con le humide ſi temperino inſieme. Vor-
rei che le Caſe de la poſſeſsione de Nobili, non fuſsino poſte ne la piu graſſa par
te de la Campagna; ma bene ne la piu degna, donde ſi poſſa pigliare ogni com-
modità, & ogni piacere liberiſsimamente di qualunche Vento, ſole, o ueduta; ſcendaſi quindi faciliſsimamente ne le poſſeſsioni, riceua i foreſtieri che ui capi-
tano in luoghi conuenientemente ſpatioſi, ſien uedute, & uegghino la Città, le
Terre, il Mare, & una diſteſa pianura, & le conoſciut
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e cime de le Colline, & de
Monti: Habbia poſti quaſi ſotto gli occhi dilicatezze di giardini, & allettamen-
ti di peſcagioni, & di caciagioni. Et concioſia che ſi come noi ti dicemmo, le
parti de le caſe, altre ſi apparrenghino a tutto lo uniuerſale, & altre a piu perſo-
ne inſieme, & altre a una, o piu perſone ſeparatamente. In queſte, quanto a le
parti, che s'appartenghino a lo uniuerſale imiteremo le Caſe de Principi. Innan
zi a la porta ſianui pratelli grandiſsimi, da poteruiſi correre con le carrette, & da maneggiarui caualli, che ſieno molto piu lunghi, che il Tiro de giouani de
Dardi, o de le Aſte. In caſa poi per le parti, che ſeruono a piu, non ui mancherã-
no luoghi da paſſeggiare, da farſi portare, da notare: & pratelli, & cortili, & log-
gie, e alcune in cerchio, doue i Vecchi l'inuerno a benigni Soli poſsino ſtare a ra
gionare, & la famiglia ui habbia a ſtare a feſteggiare, & a goderſi la ſtate de l'om-
bra. Et è coſa manifeſta, che ne le caſe, alcune coſe s'aſpc
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ttano a la famiglia, & alcune a quelle coſe, che ſon grate a la famiglia. La famiglia ſarà queſta, il Mari-
to, la Mo glie, i figliuoli, & i parenti, & que' che per biſogno di coſtoro ui ſtanno
inſieme, que' che haranno cura de le coſe, i miniſtri, i famigli; oltre a che i fore-
ſtieri anc ora ſono nel numero de la famiglia. Biſogna per amore de la ſamiglia
hauerui le coſe per uiuere, come ſono le coſe da mangiare, & le coſe che ſeruo-
no per i biſogni, le Veſti, le Armi, i Libri, & i Caualli ancora. La principal