Full text: Alberti, Leon Battista: L' architettura

LIBRO QVARTO. commoda a mantenerſine Nauilij. Et che gli haueſſe uſcite eſpedite, & dirit-
te, & certe, non ui ſi uariaſſe il fondo, fuſſe libero da gli impedimenti, ſicuro da
gli aguati de Nimici, & de Corſali. Oltra di queſto haueſſe ſopra capo alcune
ſommità di altiſsimi Monti da uederſidi lontano, & notabili; a quali i Nauigan-
ti poſsino, come a luogo determinato dirizzare il loro nauigare. Dentro al
Potto ſi debbe tirare una ripa, & un ponte; accio quindi ſi habbia piu commodi
tà delo ſcaricare le Naui. Queſta ſorte di muraglia uſarono gli Antichi uaria
mente, de lequali uarietatinon è tempo da parlare al preſente. Concioſia che
tale diſcorſo ſi debba riſerbare, allhora che noi parleremo del raſlettare i Porti; & del condurre tal machina. Debbe oltra di queſto il Porto hauerui luoghi
da poſſeggiare, & un Portico, & un Tempio, doue poſsino alquãto fermarſi quel-
li che eſcono de Nauilij. Nè ui debbono mancare Colonne, Spran ghe, & Cã-
panelle di ferro, a lequali ſi poſsino legare i Nauilij. Faccinuiſi ſpeſſe uoltic-
ciuole, ſotto lequali ſi mettino al coperto le coſe portate. Murinuiſi ancora in
ſu le bocche Torri alte, & gagliarde; accioche de la lanterna di eſſe, ſi uegghino
uenire le Vele; & quindi la notte con fuochi moſtrino a Nauiganti il cammino
ſicuro; & con le loro merlature difendino i Nauilij de gli Amici; & mettiuinſi a
trauerſo Catene, che tenghino fuora gli inimici. Et dal Porto al dritto mezo
dela Città, dirizziſi una ſtrada maeſtra, & ui concorrino aſſai Borghi; accioche
da ogni uerſo ſi poſſa in un ſubito aſſalire la inſolente armata de nimici; & hab-
bia piu adentro alcuni Seni minori, doue i Nauili indeboliti ſi poſsino raſſetta-
re. Ma non ſilaſci queſto indietro, appartenendoſi egli maſsimo al Porto, che
furono, & ſono Città celebrate, ſicure piu per queſto, che per altro, cioè per ha-
uere le bocche, & in luogo dele bocche l’entrata incerta; & le diuerſità de Ca-
nali conoſciuti a pena da chi ui nuota, mouendouiſi il fondo d’hora in hora. Queſte ſon quelle coſe che ci è parſo di dire de gli Edificij Publici de lo uniuer-
ſale, ſe già non ci aggiugneſſe, che dicono, che ſi ſcompartiſchino le Piazze, che
alcune ſeruino a poterui uender le coſe, che nella pace ui ſaranno ſtate portate; alcune ſeruino perche la giouentù ui ſi eſerciti; & alcune nella guerra ſer-
uino a riporui legnami, ſtrami, & altre coſi fatte coſe, che t’habbino a
ſeruire a potere ſopportar l’aſſedio. Mail Tempio, i luoghi
ſacri, & il luogo da rendere ragione, & il luogo da recitar-
uiſi Spettacoli, & ſimili, ſono piu toſto luoghi comu-
ni, & proprij, di non molti; & queſti ſono
o Sacerdoti, o pure Magiſtrati,
& però tratteremo di eſsi
a luogo loro.

58.1.

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