11.
LEMMA.
Siano AB, CD, magnitudini egua-
li, e da C D, ſia leuata D E, e
come A B, alla C E, coſi ſia
A F, alla C G, ſarà D G, maggio-
re della B F:
_Ofred_. Capiſco queſta verità in vn’iſtante. Perche eſſendo co-
me A B, a C E, coſi A F, a C G, & eſſendo A B, maggiore della
C E, ſarà anco A F, maggiore della C G; & in conſeguenza
eſſendo A B, C D, eguali, ſarà G D, maggior della B F. Il punto
ſtà a moſtrar il reſto.
_Mat._ Già _Fama volat_ della ſua peritia, nella Geometria; e ſe ap-
plicarà queſta verità aſtratta al concreto, vederà anco il re-
ſto. A B, rapreſenta il momento, che ha l’aria a mbiente il
cannellino innanzi la ſua eſtenuatione; C E rappreſenta il
momento dell’aria ſopraſtante, e del cãnellino; & E D, quello
della ſua acqua; li quali momenti di A B, C D, ſono eguali, per
farſi l’quilibrio. Eſtenuata l’aria, e ſcemato il momento, ſia
il ſcemamento del momento A B, l’A F e del momento C E,
la C G, li quali già hanno la proportione delli momenti A B,
C E, è reftaranno dell’aria eſtenuata li momenti F B, G E. E co-
sì rimarà il momento G D, dell’aria ſopra il cannellino, e
acqua ſalita, maggiore del momento F B. Onde, ò l’acqua
douerebbe diſcendere, ſe foſſe aſceſa, ò non aſcendere ſino
a quell’ altezza.
_Ofred_. Che ſe hà adunque a dire?
_Mat_. Io ſono pieno di confuſioni, ne ſaprei che dirmi per hora. Tanto più che in altra belliſſima eſperienza pure del Sig. Ri-
naldini, non s’eſperimenta ſalita, ſe non vi è l’aria pre-
mente.
_Conte_. Intendo; anco queſta è regiſtrata dal Giornaliere di Ve-
netia ſotto il 1. Maggio 1671.
_Matem_. E anco poſta _nel ſuo Lib. de Comp. & Reſol. Mathem. pag_. 158. Preſe egli due cilindretti di ſtagno groſſi quanto vna pen-
na da ſcriuere, e lunghi vn quarto di braccio Fiorentino, ad
vna delle baſi delli quali fece incaſtrare laminette, ò circoli