Full text: Angeli, Stefano: Della gravita' dell' aria e fluidi

_DIALOGO_ però che fare (quando vi ſia) perche eſſendo l’aria più con. ſtipata, ſarà anco più graue; onde ſe l’aria, nella quale ſi
peſa il vaſo dopò la ſua euacuatione ſarà più conſtipata, ſa-
rà anco più graue, & in conſeguenza rendera il vaſo più leg-
giero. Ma non credo. che in queſto caſo ſia tanta la con-
ſtipatione dell’aria ambiente il vaſo, che differiſca da quel-
lo, ch’era innanzi l’euacuatione notabilment [?] e. Ma quan-
do anco vi foſſe, non ſarebbe coſi in tutti li luoghi vicini,
è pure da per tutto ſi ritrouerà il medemo peſo del vaſo,
pur che non ſip eſi in aria alterata per accidente eſtrin-
ſeco.

Conte. _V. Sig. ha toccato vna ragione contro la concluſione del_
_Signor Deuſingio, che dice così_. Dum ergo circa recipient em
aere euacuatum aer ambiens denſior, compactiorque exiſtit, idem re-
cipientis pondus, lanci impoſitum aerem denſiorem ſibi circum ſtan-
tem minùs deprimit, quam ante exan@lationem deprimeret rariorem: & interim lanx altera ad bilancem oppoſita, in aere verſatur non
æque compacto, ac is eſt, quiproximè recipientem circumſtat; quare validiùs æquali pondere deprimitur.

_Matem_. Faci gratia V. S. di fermarſi: adunque chi volterà la
bilancia, e ponerà la lance con il vaſo nel luogo doue
era quella con il peſo, e queſta nel ſuo, il vaſo peſerà
più, perche ſarà in aria meno denſa, e quello in aria più
denſa.

_Ofred_. Anch’a me pare queſta concluſione del Signor Deuſin-
gio inferita da molto deboli principi; peiche io non credo
che il Signor Gerickio, quando ha fatto queſt’eſperienza, e
due peſate diuerſe, le habbia fatte vna immediatamente
ſucceſſiua all’altra, & habbia collocata la bilancia apuntino
nel medemo luogo. Io tengo di certo, che chi peſaſse prima
il vaſo pieno d’aria in quella ſtanza; in quella ſala li leuaſſe
l’aria, e poi anco dopò tempo conſiderabile, lo ripeſaſſe in
queſta ſtanza coſi euacuato, che tanto ſi trouarebbe la pre-
detta differenza.

Conte. _Non credino loro Signori, che il Sig. Deuſingio non hab_
_bia preuiſto queſti colpi, poiche ſe repara da eſſi così_. Dum vi-
trum exantlatum de loco in locum transfertur, is, qui derelicto ſpa-
@io vicinus eſt aer, in naturalem ſtatum per expanſionis nixum ſe

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