TERZO.
ta; e stretta. Sigillato ch ei ſarà, ſi caui di ſotto ’l ghiaccio la pal-
la B, e temper at ala prima nell’ acqua tiepida, ſi tuffi nella calda, e
da vltimo nella bollente, ſeguitando pero a tener ſempre immerfa
la palla C, nelghiaccio, per trattener l’acqua di eſſa in iſtato di
maſsimo ristrignimento. Sia queſto nel punto E, oltre il quale cer-
cherà di comprimerla il cilindro d’aria GE ridotto all eftrema den-
ſita dalla forza dell’acqua ſormontata in G, per la rarefattione o-
perata in lei da lcalor dell’ acqua, che ſi ſuppone bollire attualme-
mente intorno allapalla B. Ora ſe l’acqua patiſce compreſsione
dourà cedere di qualcbe grado al cilindro d’aria premente, abbaſ-
ſandoſi ſotto il punto E; Ma a noi è ſucceduto al@rimenti, perche
quand@ l’acqua in E, è stala veramente ridotta allo ſtato del ſu@
maſsimo riſtrignimento, la forza dell aria GE, premente non à gua-
dagnato nulla, e innanzi à fatto crepar’il fondo della palla C, che’
ritirare vn pelo il liuello E. E quando, per a@@reſcer maggior fer-
mezza allo ſtrumento, abbiamo fatte le due palle di rame, nondime-
no l’acqua della palla C, à retto trà la ſaldezza del metallo, e l mo-
mento della forza premente con inſuperabile reſ@tenza in E, fa-
cendo più to ſto ſcoppiare il ſifone, & c.
_Mat_. Deue ſapere Sig. Ofredi, che quelli corpi, li quali mani-
feſtamehte ſoggiacciono alla compreſſione, quale è l’aria
noſtra, non ci laſciano veder creſcer queſta con quell’in-
cremento, che creſce la forza premente. Pei eſempio,
premendoſi l’aria, che riempie vn vaſo con 4. gradi di for-
za, ſiriſiringa in ſpazio vn decimo minore del primo, fe
premeraſſi con gradi 8. di forza, non ſi riſtringerà già in
ſpatio minore del primo due decirni, ma meno; e cio ſem-
pre tanto meno, quanto più ſarà condenſata. Sì che
ſe con 100. gradi di forza foſſe già riſtretta quattro deci-
mi, può eſſere che con 400. non ſiriſtringa vn altro de-
cimo.
_Ofr_. Queſta dottrina l hò per certiſſima; hauendo oſſeruato
quando ſi gioca al pallone, che riempito, e gonfio che ſia
competentemente, ſe bene queſto ſi dilata ſempre più
per ogni ſchizzetatta, nulladimeno a farcene entrare vna
di nuouo vi vuole vna grādiſſima forza, & a pena ſe può ot-
tener l’in tento. Onde ſe l’acqua (al noſtro propoſito) foſſe
per altro accidente riſtrettiſſima, vi vorrebbono altro che