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lo stesso Spon, nè mai venne meno, come può vedersi presso
il Foscarini, e di recente il Moschini nel vol. 2 della sua Let
ter. Veneziana del sec. XVIII.
67. Dopo codesti cinque Viaggiatori eruditi altri sette sebben
di volo il ch. Bibliotecario ne ricorda: Benedetto Dandolo, il
quale viaggiando nella Soria e altrove , fu tra primi a raccorre
antiche medaglie nella prima metà del sec. XV ; Bonajuto Al
bani interprete di lingue al Cananor, condotto seco in Quiloa
da Alfonso d’Albuquerque Vicerè di Portogallo nel 1505 ; Tom
maso Gradenigo, il quale nel 1520 trovavasi con Nicolò Bran
caleone pittore nell' Abissinia, ed entrambi in grandi fortune
vi ascescero nel lungo loro soggiorno ; del qual ultimo già nel
la prefazione si fè motto; Antonio Priuli, il quale alla metà
del sec. XVI, come accenna Pietro Gilles, avea comperato a Co
stantinopoli un obelisco per adornarne il campo, ossia la piazza
di S. Stefano di Venezia; Carlo Maggi, il quale in pubblico ser
vigio, ed in privato viaggiando in Levante, ed Italia fece di
segnare le città , le castella , i porti, ed altri oggetti simili, e
ritornato in patria nel 1578 fece delinear il tutto in miniatura
da valenti artisti formandone un codice insieme alle sue avven
ture, della cui preziosità parla il de Bure , ed altri, e nel
1784 per 2000 franchi fu venduto ; finalmente Cecchino Mar
tinello, che si recò nell’ Egitto, nella Soria, e nell’Indie per
procurarsi de’ semplici, e da Malacca nel 1604 spedi a Vene
zia l’amomo, e il calamo o giunco aromatico. Dice poi il Mo
relli , ch’ altri pure aggiunger si potrebbero, e ben rettamente :
cosi a cagion di esempio meriterebbero aver luogo onorato An
drea Navagero, del quale si vegga il Foscarini, e il Tiraboschi;
e nella Sammicheliana v’ era l’Itinerarium di Marino Gradeni
go Prefetto e Capitano delle Saline in Cipro, il quale nel 1553
passò da detta Isola nella Soria, e Terra Santa, e ne descrisse
con molto senno le città e luoghi. Ma più di tutto è degno
essere riferito a corona del presente capo Nicolò Manuzzi, i
quale essendosi recato nel Mogol verso la fine del secolo XVII,
vi esercitô la medicina per oltre 4o anni, e col mezzo di tal pro¬