ancor giovinetto socío di viaggio al padre, giacchè Nicolò pria
di narrare la sua partenza come ambasciadore in Persia, ac
cenna che avea qualche cognizione di quei luoghi visitati dal
padre. Certo egli è poi che ai fregi del chiaro lignaggio, e
dei domestici esempj egli accoppiò i meriti personali più distin
ti, e ben n’ è mostra la fiducia che in lui ripose la patria sua
in ardui importantissimi impieghi, come vedremo ; e si rese
pur meritevole , che il duca dell’ Arcipelago Nicolò Crespo gli
desse a consorte una sua figlia di nome Violante, ch’ ebbe da
una figliuola di Calojanni imperatore di Trebisonda e sorella di
Despinacaton maritata nel predetto Ussumcassano od Assambei
re di Persia. Or, trattandosi appunto di maneggiare una colle
ganza tra i Veneti e questo Re per frenare le insaziabili mire
di Maometto II , il cui ingrandimento dopo la presa di Costan
tinopoli troppo facea temere si alla Persia vicina, che agli sta
bilimenti veneti in Levante, è manifesto che niun più del nostro
Caterino era adatto al grand’ uopo. Egli dunque nel 1471 fu
scelto a risiedere per tal oggetto presso quel sovrano; e ben
chè assai dilicata fosse l’impresa, giacchè quanto bramata
dal monarca persiano medesimo, che fu il primo ad inviare
quattro ambasciatori per eccitare i Veneziani, il Papa, e il re
di Napoli ad unirsi a lui, altrettanto destava gelosia non solo
in Maometto II, il quale anzi mostrava di voler la pace co
Veneziani, ma anche nei principi cristiani, che vedeano di mal’oc
chio lo stato ognor più florido di questi ; pure la carità di pa
tria , e della fede cristiana minacciata dal conquistatore Ottoma
no in lui prevalsero, e senza indugio parti.
11. Tenne la direzione di Rodi, e della Caramania, antica
mente Cilicia, di cui era signore un confederato di Ussumcassa
no ; e d’indi pervenne alla corte di questo in Persia. Com’ era
da prevedersi, larghissima fu l’accoglienza che gli fece quel
monarca, e massime la regina che si compiacque ayer presso
di se un suo nipote, e quindi contro l'uso persiano ebbe al
loggio in corte , e fu ammesso alla più familiare e libera co
municazione e colloquio. La somma religione poi della Despina
VOL. II.