Full text: Volume II (2)

ancor giovinetto socío di viaggio al padre, giacchè Nicolò pria 
di narrare la sua partenza come ambasciadore in Persia, ac 
cenna che avea qualche cognizione di quei luoghi visitati dal 
padre. Certo egli è poi che ai fregi del chiaro lignaggio, e 
dei domestici esempj egli accoppiò i meriti personali più distin 
ti, e ben n’ è mostra la fiducia che in lui ripose la patria sua 
in ardui importantissimi impieghi, come vedremo ; e si rese 
pur meritevole , che il duca dell’ Arcipelago Nicolò Crespo gli 
desse a consorte una sua figlia di nome Violante, ch’ ebbe da 
una figliuola di Calojanni imperatore di Trebisonda e sorella di 
Despinacaton maritata nel predetto Ussumcassano od Assambei 
re di Persia. Or, trattandosi appunto di maneggiare una colle 
ganza tra i Veneti e questo Re per frenare le insaziabili mire 
di Maometto II , il cui ingrandimento dopo la presa di Costan 
tinopoli troppo facea temere si alla Persia vicina, che agli sta 
bilimenti veneti in Levante, è manifesto che niun più del nostro 
Caterino era adatto al grand’ uopo. Egli dunque nel 1471 fu 
scelto a risiedere per tal oggetto presso quel sovrano; e ben 
chè assai dilicata fosse l’impresa, giacchè quanto bramata 
dal monarca persiano medesimo, che fu il primo ad inviare 
quattro ambasciatori per eccitare i Veneziani, il Papa, e il re 
di Napoli ad unirsi a lui, altrettanto destava gelosia non solo 
in Maometto II, il quale anzi mostrava di voler la pace co 
Veneziani, ma anche nei principi cristiani, che vedeano di mal’oc 
chio lo stato ognor più florido di questi ; pure la carità di pa 
tria , e della fede cristiana minacciata dal conquistatore Ottoma 
no in lui prevalsero, e senza indugio parti. 
11. Tenne la direzione di Rodi, e della Caramania, antica 
mente Cilicia, di cui era signore un confederato di Ussumcassa 
no ; e d’indi pervenne alla corte di questo in Persia. Com’ era 
da prevedersi, larghissima fu l’accoglienza che gli fece quel 
monarca, e massime la regina che si compiacque ayer presso 
di se un suo nipote, e quindi contro l'uso persiano ebbe al 
loggio in corte , e fu ammesso alla più familiare e libera co 
municazione e colloquio. La somma religione poi della Despina 
VOL. II.
	        
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