siana lezione si confà. Tornando poi ai primi due pezzi, vi è
la sola differenza, che nel proemio presso Ramusio nulla si di
ce dell’ amico scrittore di cotai viaggi, mentre in quello del
Ms. anonimo di Parigi se ne fa espressa menzione , leggendo
visi, che M. Polo dum anno Domini MCCLXXXXV in car
ceribus Januensium foret inclusus per ser. Rustichelum civem
Pisanum, qui secum in eodem carcere apud Januam mora
batur, quae continentur in praesenti opusculo scribi fecit
Ove si osservi, che si tace il nome di questo Rustichello nel
proemio presso il Ramusio; e si dice unicamente, che al Polo
è parso a consolazione de lettori di voler meltere insieme le
cose contenute in questo libro. Chiaro si scorge, che questa ulti
ma modesta maniera d'esprimersi allude soltanto a ciò che real
mente spetta al Polo, all’unione cioè de’suoi memoriali, e scrit
ture , onde formarne alla meglio argomento di un libro ; il che
è ben diverso dalla material formazione del libro stesso; che fu
per opera dell’amico. E ciò indica appunto, che questo prolo
go quale ce lo esibi il Ramusio fu tratto dall’ originale, o da
immediata primitiva copia com’ era quella posseduta dal Ghisi.
Avrebbe ripugnato infatti, che l’amico, il qual concorreva a
stendere i viaggi dell’altro amico, se ne annunziasse come esten
sore, e non avesse lasciato tutta la gloria a chi tutto avea il
merito del viaggio ; laddove nelle copie susseguenti, come fa
quella di Parigi, è ben naturale e giusto, che vi si introduces
se il nome eziandio di chi all’ uopo si prestò in quel lavoro.
E se fu conveniente che la fama ci serbasse il nome di Nicolò
Falcone, il quale mentre Frate Aitone Armeno recitava in fran
cese i memoriali e scritture, che seco aveva recati, e gliele
trascriveva in latino, come ne istruisce il Ramusio nel discor
so premesso al libro di questo ; parimenti frodar non si dovea
di sua lode il Rustichello, il quale o i memoriali e scritture
del Polo, o la verbale sposizione di queste fatta dal Polo stes
so, con amica condiscendenza stese , o ajutò a stendere in la
tino. Se poi il Ramusio nel suo racconto, e in fronte del proe
mio volendo istruirci anche dello scrittore materiale di tai viag¬