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le vettovaglie devono essere per un mese perchè tanto stan
no a passarlo per il traverso, stante che alla lunga sareb
be quasi impossibile il poterlo passare , non potendosi porta
re viveri a sufficienza, per la lunghezza del cammino che
durerebbe quasi un anno. In queste trenta giornate sempre
si va per pianura d'arena, e per montagne sterili, e sem
pre in capo di ciascuna giornata si trova acqua, non già
bastante per molta gente, ma per cinquanta ovvero cento uo
mini colle loro bestie, ed in tre o quattro luoghi si trova
acqua salsa ed amara, e tutte le altre acque sono buone, e
dolci, che sono circa ventotto. In questo deserto non abita
no bestie, nè uccelli, perchè non vi trovano da vivere. Di
cono per cosa manifesta, che nel detto deserto abitano molti
spiriti, che fanno a viandanti grandi, e maravigliose illusio
ni per farli perire ec. Curiosa in vero ell' è codesta pittura,
che del gran deserto dagl’indigeni chiamato Shamo, e Cobi dai
Cinesi , ci presenta il Polo. Trovasi essa assai esatta quanto alla na
tura del suolo, ed alla immensa estensione , che si sa oltrepas
sare cinquecento leghe in lunghezza, e stendersi in varj rami
verso la piccola Bucaria, e il Tibet ; e il paese di Lop, come
quello Hamil, che vedremo tra poco indicato dal Polo col no
me di Camus, sono come fertili Oasi, che al dire di Malte-Brun
si legge Cathai, e acconciamente tale
ci tramandò. Per dir poi un motto an
smercio di pietre preziose converrebbe
che di Ouchah, dove recavansi a ven
dere i diaspri e calcedonj raccolti nei
con quanto si scorge appo Trigault de
fiumi di Ciarcian, potrebbe intendersi che
Christ. exped. ad Sinas I. 4, c. 12,
il Polo indicar volesse la città di Oucha
dove parla di cotai pietre in codesti fiu
mi, e di una detta iu-sce usitata dai
cha nella Cumania altrove da esso men
tovata ed esistente verso le Porte di Fer
Cinesi. M. Brun tom. 3 pag. 420 fa
ro del mar Caspio; tanto più che l’ es
vellando del fiume di Yarkand, e d’ al
tri a quelle parti, dopo aver accenna
ser si queste provincie, che quelle sotto
il dominio dei Tartari, agevolava code
to che insieme a pietre preziose trasci
sta relazion di commercio. Si potrebbe
nano pur molta polvere d’ oro, e d’ ar
pure alludere alla città di Coucha si
gento, osserva che gli indigeni la rac
tuata all' occaso, e non lontana da Ciar
colgono per portarla alla Cina, e a
cian. Per altro è pregio riflettere, che
Tobolsk.
nel testo di Marco Polo del Novus orbis