Full text: Saggi di naturali esperienze fatte nell’ Accademia del Cimento

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d’ogni utile ed opportuno istrumento ed apparecchio tacersene il 
suggeritore e l’inventore e farne sacrificio all’Accademia, li stava 
a mio parere l’occulta causa di deperimento ; quel benedetto amor 
proprio, senza del quale l’uomo è nulla e col quale può essere o 
ammirato o esecrato, dovea ben sordamente limare l’animo dei 
più operosi e fecondi Accademici e far loro di mala voglia sop 
portare che del merito dei loro concetti e delle loro idee venissero 
a goderne anco gli altri Colleghi per carattere o per ingegno più 
pigri ; ed il rinunziare di buona voglia a quella gloria loro per 
giustizia dovuta, era virtù sovrumana. Difatto appena ściolta 
quell’Accademia veggiamo il Borelli, e il Rinaldini e il Redi, sve 
lare nelle loro opere gli esperimenti in quel Consesso eseguiti 
di che si lagnò in specie col Borelli il Principe Fondatore. Ed 
io non so se, tolto il caldo impegno e la quotidiana assistenza 
del Principe Leopoldo e la frequente presenza del Granduca Fer 
dinando, avrebbe avuto si lunga durata quell’Accademia, come 
non so se ai giorni nostri, e vorrei pur lusingarmi che l’amor della 
scienza avesse progredito di tanto, con quel patto medesimo, una 
riunione di Fisici avrebbe vita più lunga. 
O fosse l’ umana natura o l’umana malizia, o l’ interesse poli 
tico, o tutte queste cause insieme che la più utile ed opportuna 
Istituzione spensero e dispersero, certo è che non si può mai ab 
bastanza compiangere e lamentare quella sventura, per cui gran 
parte della gloria toscana si travasò e propagò altrove, e libera 
mente si vide allignare e prosperare con più rapido avanzamento 
e non senza loro lustro e vantaggio farsi delle nostre spoglie 
adorne e ricche tutte le altre più libere e forti contrade. Sul 
nostro esempio a Bologna, a Napoli, a Torino e al di là dell’Alpi 
si diffuse l’ amor dei buoni studj e trovò favore appresso i Principi 
ed i Potenti. Sull’esempio della nostra Accademia si fondarono 
quelle di Vienna e d’Inghilterra e di Francia. La prima inco 
minciata dal medico Bausch fu privata, e non ebbe forma di 
Accademia nè protezione di Principe fino al 1670. La seconda, 
la Società Reale di Londra, non ebbe il suo vero principio prima 
dell’ anno 1663, e dei lavori dei Toscani Accademici vide fregiarsi
	        
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