LIERO III.
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e lo sporto della base l' ottava e sestadecima par¬
te della grossezza della colonna.
44. Compiute e collocate le basi, si piantino
le colonne di mezzo nel pronao e nel postico
a perpendicolo (1) del punto medio delle lor ba¬
si; ma le angolari e quelle che partendo da esse
staranno nei fianchi del tempio, si alla destra che
alla sinistra, siano poste in modo, che le parti
interne riguardanti i muri della cella abbiano il
lato perpendicolare: le parti esteriori poi abbiano
il conveniente restringimento. Cosi con questa re¬
gola del restringimento delle colonne saranno per¬
fette le figure della composizione del templo.
45. Drizzati che saranno i fusti delle colon¬
ne, ecco le norme dei capitelli. Se saranno a
piumaccio (2), si conformeranno con queste sim¬
16 del semidiametro, l' astragalo 5, ed il
scozia risulterà
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listello
(1) Questo passo viene riputato difficilissimo a spiegarsi.
A noi sembra però che Vitruvio parli chiaramente nel modo
che segue: le colonne intermedie del pronao e del postico,
cioè tutte, eccetto le angolari, s'innalzino perpendicolari, cioé
in modo che il loro asse sia perpendicolare alla base; le an¬
golari poi e le laterali non avranno a perpendicolo l'asse, ma
bensi il loro lato interno rivolto verso la cella, facendo che
la prescritta rostremazione apparisca nel lato esterno. Cosi
prescrive il nostro autore, e lo prescrive generalmente, non
già (come vorrebbe l'Orsini) in ispecialità pel tempio pseu¬
dodiptero, intendendo delle colonne che vengono impegnate
nella parete; perciocchè dicendo delle colonne angolari, e di
quelle che nella direzione di queste stanno nei fianchi, in¬
tende precisamente delle colonne isolate. Ed essendo chiaro
questo senso, è inutile il cercarne degli altri; nè può sem¬
brare assurdo, quando si trovò posto in pratica, come dimo¬
strarono valenti architetti.
(2) Si dicono a piumaccio i capitelli jonici, perchè la par¬