CAPO II.
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chiare dimostrazioni di sua comodità, solidità e
bellezza. Gli spazj adunque negl' intervalli si de¬
dell'edifizio. E pare, dice il Canina, che sia questo il più sa¬
no consiglio. Noi però non veggiamo che possa togliere al
vero bello la maggior ampiezza di quell'intercolunnio; anzi,
conservandosi le regole dell' euritmia, sembra che ciò inter¬
rompa la monotonia di quella equidistanza, dia un' idea più
precisa dell'ingresso, ed in un tempio appunto di piccole di¬
mensioni accresca grazia e comodità. In questi intervalli vi
sono pure delle anomalie non affatto riprovevoli; per esem¬
pio nel tempio di Cibele a Sardi dall'intercolunnio interme¬
dio si va diminuende la larghezza dei laterali d'ambe le par¬
ti costantemente di un terzo di diametro, di guisa che 1 due
prossimi a quello di mezzo sono minori di questo di un ter¬
zo di diametro; gli altri due diminuiscono di due terzi, e
gli ultimi due, presi sempre equidistanti dal medio, differi¬
scono di un intero diametro, e quest'ultima differenza viene
conservata costante negl' intercolunnj dei fianchi. Invece nel
tempio di Giunone a Samo gl'intercolunnj della fronte sono
alquanto più larghi di quelli dei lati. — Ma parlando di quel¬
lo di Bacco a Teo, città della Jonia, portato dal nostro au¬
tore in esempio, fu dal Canina delineato nel suo intero, de¬
sumendolo dai frammenti, che ne riportò la società dei Di¬
lettanti (Antichità Joniche), e da quanto ne riferisce Vitru¬
vio. L' icnografia di quel tempio si vede nella Tav. XIX.,
e nella XX. la sua ortografia. Essendo stato (dice quest' ar¬
chitetto Romano nella sua opera più volte citata pag. 149)
questo tempio il modello dell' eustilo descritto da Vitruvio,
e dovendo essere, secondo la vera interpretazione di quel¬
l'antico scrittore, esastilo e non ottastilo, come venne suppo¬
sto da Candler, la sua fronte viene ad essere di dieciotto
diametri; ed essendo stato trovato il diametro inferiore di
m. 1,004, la larghezza del tempio risulta di m. 18,072,
a cui aggiunto lo sporto delle due basi estreme in m. o,546,
då la larghezza di m. 18,618. presa sul gradino superiore,
che poco differisce da quella del tempio di Minerva Poliade
in Priene (Tav. X.). E supposto il fianco di un numero dop¬
pio d'intercolunnj, la lunghezza risulterà senza gli sporti di
diametri 33 e mezzo, cioè m. 33,634, a cui aggiunti gli
sporti di m. o,546, risulta lungo sul gradino superiore di
m. 5/,18. Che se si prendessero le misure da centro a cen¬
tro delle colonne, si avrebbe la larghezza di m. 17,068, e
la lunghezza di m. 32,63, cioè la prima eccederebbe sulla me¬
tà della seconda di m. o,753, che sono appunto tre quarti
di diametro.
VITRUVIO, Lib. III.