Full text: Lib. III (3)

CAPO 1. 
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nel Jonico di Diana Efesia fabbricato da Cher¬ 
sifrone. 
22. L'ipetro (1) ha dieci colonne nella fac¬ 
per conciliare su tal punto questi due lautori, resti ancora 
agli eruditi molta fatica. Oltre di che il Canina non ha si¬ 
tuato nella sua pianta le 127 colonne indicate da Pliuio, poi¬ 
chè non se ne contano che 125; e la lunghezza essendo di 
420 piedi, non è nemmeno quella che dovrebbe essere di 425. 
Resterebbe tuttavia un' ipotesi. Supponiamo questo tempio 
ottastilo e di specie diastilo, cioè avente gl'intercolunnj lar¬ 
ghi tre diametri, e che i lati abbiano il numero degl'inter¬ 
colunni doppio di quelli della fronte; in tal caso si avrebbe 
(ritenendo che il diametro fosse di piedi 7  dietro le indi¬ 
cazioni di Plinio) la lunghezza di piedi 427 2 e la larghez¬ 
za di piedi 217 1, misure che pochissimo differiscono da quel¬ 
le di Plinio, e la cui differenza si può benissimo attribuire 
all' esecuzione ed alla non assoluta precisione nel prender¬ 
le ; di più sottraendo un diametro dalla lunghezza, ed uno 
dalla larghezza, si ottengono le dimensioni da centro a centro 
delle colonne espresse coi numeri 420 e 210, cioé la lun¬ 
ghezza precisamente doppia della larghezza: siccome poi sul¬ 
la forma della cella non si hanno particolari indicazioni, co- 
si, ritenendo col Canina che le rimanenti colonne si debba¬ 
no disporre nell' interno della medesima, questa disposizione 
è affatto arbitraria, e si può seguire quella dell'architetto 
Romano egualmente che quella del Poleni per situare la co¬ 
lonna 127. Questa ipotesi però ci condurrebbe ad avere gl'in¬ 
tercolunnj larghi ventidue piedi e mezzo, e quindi alla som¬ 
ma difficoltà che vi potessero reggere cosi lunghi architravi 
E vero che unendoli al fregio, e facendoli di tre pezzi, dei 
quali l'intermedio abbia la forma d' un cuneo, che appoggi i 
suoi lati sugli altri due, si verrebbe a diminuire quella diffi¬ 
coltà. Ma comunque ciò sia, è meglio lasciare la cura di que¬ 
ste ricerche agh eruditi. 
I templi Jonici, l'uno di Giunone a Samo, e l'altro di 
Apollo a Didimi, furono trovati pure di forma diptera, ma 
çon dieci colonne nella fronte. Quello che risponde precisa¬ 
mente ai precetti vitruviani è il tempió di Cibele, di cui si 
trovano alcuni avanzi a Sardi. 
Osservisi qui col Canina, che presso gli Egiziani e pres¬ 
so gli altri popoli, non si trovano esempj della forma dipte¬ 
ra o pseudodiptera, per cui pare che sieno queste d'inven¬ 
zione affatto greça. 
H 
(1) Questa denominazione greca significa luogo scoperto.
	        
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