GIUNTA IV.
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la colonna, e diminuirono a poco a poco il rapporto fra l'al¬
tezza e la grossezza, finchè conosciute, dice Vitruvio, le buo¬
ne proporzioni, giunse la prima a contenere otto volte e mez¬
zo la seconda. E ad accrescerle ancor più leggiadria fu alla
colonna sottoposta una base. Quindi quell'accidentale orna¬
mento produsse col tempo una total mutazione nelle forme.
Male adunque da taluni si suppone che il segno caratteri¬
stico del Dorico stia nei triglifi e nelle metope, e quello del
Jonico nelle volute e nei dentelli; poichè tanta è la loro dif¬
ferenza, che privi anche di quegli ornati si debbono chiara¬
mente distinguere, siccome un aspetto virile per le sole for¬
me si distingue tosto dal muliebre. Ed in ciò solo può reg¬
gere il confronto fra il corpo umano e le forme delle colon¬
ne, cioè che il rapporto che passa fra i tre generi Dorico,
Jonico e Corintio si può paragonare a quello che si riscon¬
tra fra l'uomo, la donna e la verginella, per cui al solo a¬
spetto senz' alcun indizio accidentale l' uno con l' altro non
si possa confondere. Nè i grandi maestri dovevano avêre su
di ciò un' idea da questa diversa, benchè non giustamente
l'abbiano manifestata; e l'errore stette nel paragonare fra lo¬
ro le cose di diversa natura, non avvertendo che una pre¬
porzione può benissimo risultare dall'eguaglianza di due rap¬
porti fra loro eterogenei, ma che i termini d'uno stesso rap¬
porto debbono conservare l'omogeneità. Quindi si disse che
il Dorico sta all' uomo, come il Jonico alla donna, anzichè
dire che il Dorico sta al Jonico, come l'uomo alla donna; er¬
rore, il quale condusse a molti assurdi, per cui diceva giu¬
stamente il Milizia, che tali confronti potevansi instituire sol¬
tanto da coloro che si persuadevano delle mitologiche tras¬
formazioni degli uomini in piante ed in sassi.
Chi volesse dare una storia dall'origine al perfezionamen¬
to di quest' ordine, dovrebbe appoggiarsi a semplici conget¬
ture destitute d'ogni fondamento. Di certo abbiamo soltanto
che il suo primo sviluppo su nelle regioni dell'Asia minore;
che la sveltezza delle sue proporzioni e la ricchezza dei suoi
ornamenti in confronto del Dorico sentono della magnificen¬
za asiatica; per lo che taluno suppone che si conformassero
1 Joni in questa maniera di costruire a quella delle regioni
interne dell'Asia, da loro modificata con le idee che aveva¬